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“Apprezziamo lo sforzo dell’amministrazione nel ricercare elementi oggettivi per l’individuazione degli operatori economici da invitare alla successiva procedura di gara che tutelino le imprese del territorio, ma riteniamo che l’obiettivo non è stato assolutamente raggiunto, i criteri scelti, restringono in modo eccessivo la partecipazione".
La denuncia è dell'Aniem, che con una nota critica apertamente le scelte dell'amministrazione comunale sull'appalto della San Giuseppe.
«Le scelte fatte rischieranno purtroppo di escludere gran parte delle nostre imprese, potenzialmente interessate alla procedura di gara. Il criterio del fatturato e le modalità d’individuazione delle imprese da invitare non possono certamente essere condivise, sia per profili giuridici, esiste già l’attestazione SOA e prevedere requisiti ulteriori come il fatturato è penalizzante oltre che non ammissibile, oltretutto viene richiesto un fatturato specifico degli ultimi 5 anni su una determinata categoria, quando tutti sanno che tra la crisi pandemica e successivamente i lavori del Superbonus i ricavi delle imprese hanno subito delle importanti modifiche».
La critica affidata alla voce del Presidente Enzo Marcozzi, è puntuale: «Sulla scelta di invitare le ultime due in graduatoria invece facciamo addirittura fatica a darci una spiegazione….. Inoltre, è stato scelto come criterio di aggiudicazione, quello del “minor prezzo”, premesso che tale criterio và a discapito della qualità del lavoro, non capiamo perché le imprese invitate saranno solo 6, il criterio scelto, consente infatti di assicurare le esigenze di celerità e speditezza del procedimento anche con 20/30 imprese invitate, non necessitando nessuna verifica tecnica delle offerte, pertanto le imprese da invitare dovevano e dovranno essere di più.  Se da imprenditore esprimo il mio rammarico per l’occasione sfumata, come Presidente di un’associazione di costruttori mi auguro che tanti colleghi associati e non associati, non rispondano alla manifestazione di interesse, sarebbe il segnale inequivocabile dell’abbaglio preso dal Comune e dai suoi dirigenti. Ci auguriamo di confrontarci al più presto con l’amministrazione per poter dare il nostro contributo, finalizzato alla tutela delle imprese che rappresentiamo, dando loro la possibilità di poter partecipare alle procedure pubbliche, non pretendiamo di doverle vincere, ma anche per il bene del patrimonio immobiliare del nostro territorio, patrimonio caro a tutti, a partire dalle scuole dove i nostri figli e nipoti vanno ogni giorno….»