Presentato il Cammino Grande di
Celestino che si inserisce nel più ampio quadro di interventi attuati
dall'Usrc per la valorizzazione dei Cammini degli Altipiani, una rete
di 400 chilometri di sentieri delle aree interne della provincia
dell'Aquila (Cammino Grande di Celestino, Cammino tra i Vestini,
Cammino della Baronia, Cammino dei Francescani). Un pacchetto di
azioni volto ad aumentare l'offerta turistica dei Comuni coinvolti
attraverso esperienze culturali innovative.
Il Grande Cammino di Celestino ripercorrerà il viaggio compiuto nel
luglio 1294 dall'eremita della Maiella Pietro Angeleri, che dall'eremo
del Morrone raggiunse l'Aquila per essere incoronato Papa con il nome
di Celestino V: novanta chilometri suddivisi in quattro tappe sui
territori di 19 Comuni dell'altopiano aquilano e della Valle
Subequana, per migliorare l'attrattività turistica dell'area e
rafforzarne l'identità territoriale.
Presentato a Fossa presso la sede dell'Ufficio Speciale della
Ricostruzione dei Comuni del Cratere Sisma 2009, il Cammino Grande di
Celestino è promosso proprio dall'Usrc ed è stato finanziato con un
milione di euro attraverso un'Ordinanza del Commissario Straordinario
della Ricostruzione Post - Sisma. I lavori sono stati aggiudicati a dicembre 2022 ed il
progetto esecutivo nell'aprile scorso. La durata prevista dei lavori,
già avviati, è di 168 giorni. I principali interventi riguardano la
sistemazione dei sentieri esistenti e della vegetazione e la
realizzazione della segnaletica, di bacheche e aree di sosta, di
attraversamenti pedonali in corrispondenza con le strade provinciali,
di colonnine di ricarica per le e- bike.
Un'importante innovazione introdotta nel Cammino è di carattere
culturale oltre che digitale e tecnologica: la segnaletica sarà
infatti implementata con un sistema basato sulla tecnologia smart dei
Beacons virtuali, dispositivi digitali geo-referenziati posizionati
lungo il tracciato attraverso cui restituire al viaggiatore
un'esperienza di performing heritage nella quale emerge il valore del
patrimonio immateriale della comunità.
Raffaello Fico, direttore dell'Usrc, spiega che il Cammino Grande di
Celestino ''non è solo il recupero di un tracciato storico e
religioso, perché grazie alla fiducia dei sindaci, che ci hanno
affidato questo appalto, stiamo realizzando una rete di 400 chilometri
di sentieri delle aree interne della provincia dell'Aquila, condita da
innovazioni, aspetti sociali e tecnologici. La connessione tra cultura
e sviluppo e ricostruzione è importante: in un momento in cui siamo al
settanta per cento di realizzazione della ricostruzione privata, il
sistema di governance è stato tanto efficace che i nostri sindaci ci
chiedono di occuparci di progetti di sviluppo che sono il complemento
della ricostruzione fisica''. Francesco D'Amore, sindaco di Fagnano Alto e presidente
del Parco Velino Sirente: ''Il Cammino Grande di Celestino si occupa e
valorizza il turismo esperenziale, lento, cresciuto dopo la pandemia.
Infrastrutture di questo tipo servono a qualificare e valorizzare
l'offerta turistica del nostro territorio. Come Parco abbiamo lavorato
anche in altri settori, penso alla pista ciclabile, alla
sentieristica, ai rifugi. Riteniamo che ampliando e diversificando
l'offerta possiamo permettere ai turisti di visitare e scoprire i
nostri stupendi territori in modi diversi e, allo stesso tempo, creare
l'economia necessaria a far ripartire i piccoli borghi che ne animano
la vita. L'obiettivo è alzare la qualità dell'offerta turistica per
un'utenza sempre più qualificata''.
Ersilia Lancia, assessore al Turismo del Comune dell'Aquila, ricorda
che il contributo del Comune nasce nel solco ''di un'esperienza
comune, maturata con Usrc. Il Grande Cammino di Celestino dimostra che
l'offerta turistica è sempre integrata. Non basta vendere una camera,
occorrono occasioni di visita e servizi. Dall'altro lato emerge a
livello di governance e di know how che il grande patrimonio dell'Usrc
evolve e racconta di un territorio che è rinato e raccoglie una serie
di opportunità, tra cui quelle turistiche''. Ugo Marinucci , della
sezione Cai dell'Aquila spiega che ''i Cammini sono un grande fenomeno
turistico, importante in Italia e in Europa. Questo progetto si
propone promuovere i cammini che hanno e avranno un successo sicuro.
Il Cai ha messo a disposizione di questo progetto ambizioso le
competenze per monitorare e segnare i sentieri, per offrire le
indicazioni culturali e storiche''. Lucio Zazzara, presidente del Parco della Maiella,
ricorda che ''l'iniziativa è partita dal Parco della Maiella, nel
2017, quando ha aperto il primo tratto del Cammino di Celestino
all'interno del territorio del Parco stesso. Abbiamo poi lanciato, tre
anni fa, l'idea di fare il cammino grande, che ha cominciato a
concretizzarsi. Abbiamo già aperto il nuovo tratto dall'Aquila a
Sulmona, l'ambizione è arrivare a fare il Cammino completo che
ricostruisce l'intera traccia percorsa nel Medioevo dal Papa santo, da
Roma a Vieste''. Coinvolti nel progetto il Parco Regionale Velino
Sirente, il Parco della Maiella, la Soprintendenza Archeologica Belle
Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo, il Dipartimento
di ingegneria civile, edile - architettura e ambientale
dell'Università dell'Aquila, il Cai L'Aquila e tutti i Comuni
interessati, intorno un percorso complessivo di circa 400 chilometri
in un'unica rete.
I Comuni coinvolti nel Cammino Grande di Celestino sono L'Aquila,
Ocre, Fossa, Sant'Eusanio Forconese, Villa Sant'Angelo, San Demetrio
Ne' Vestini, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano,
Molina Aterno, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Goriano Sicoli,
Raiano, Corfinio, Roccacasale, Pratola Peligna e Sulmona.