Nell'ambito di un'attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L'Aquila, è stata eseguita la misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. presso il tribunale per i Minorenni di L'Aquila nei confronti di un ragazzo italiano di 17 anni, residente a Teramo, ritenuto responsabile di aver commesso i reati di maltrattamenti contro i familiari e di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo l'accusa, il ragazzo, afflitto da problemi di dipendenza da gioco e dedito all'assunzione di stupefacenti, dall'ottobre 2022, avrebbe maltrattato i genitori e la sorella, aggredendoli, generando un clima di intimidazione all'interno della famiglia, sottraendo in più occasioni denaro e gioielli ai predetti familiari.
Inoltre, sempre secondo quanto ricostruito nell'impianto accusatorio, l'8 luglio 2024, il minore ha minacciato con un coltello personale dell'U.P.G.S.P. della Questura di Teramo. Intervenuto presso il suo domicilio su richiesta dei familiari, e una volta gettata l'arma, solo dietro minaccia di utilizzo del taser da parte degli operatori di Polizia, ha aggredito questi ultimi con calci, pugni e gomitate.
Il ragazzo è stato accompagnato da personale della Squadra Mobile di Teramo presso una comunità della Provincia di Pescara, ove permarrà in esecuzione della misura cautelare del collocamento in comunità.