Sono 58 i suicidi avvenuti in carcere
dall'inizio dell'anno. Nove solo nel mese di luglio. "Se il ritmo
dovesse continuare di questo passo, a fine anno rischieremo di
superare il tragico record del 2022 che, con 85 casi, è passato alla
storia come l'anno con più suicidi di sempre". A dirlo Antigone che
oggi presenta il dossier sulla situazione del sistema penitenziario
nei primi sei mesi del 2024.
Delle 58 persone, due erano donne. Le persone di origine straniera
erano 25 (43%). I più giovani erano due ragazzi di appena 20 anni,
deceduti nel carcere di Novara e Pavia. Il più anziano era un uomo di
81 anni, deceduto a Potenza. Dai dati a disposizione, sembrerebbe, che
almeno 9 delle 58 persone decedute soffrissero di qualche forma di
disagio psichico. Emergono almeno 3 persone con un passato di
tossicodipendenza. Erano invece almeno 2 le persone senza fissa
dimora. 26 persone erano state coinvolte in altri eventi critici, tra
queste 14 avevano già provato a togliersi la vita in altre occasioni.
Gli Istituti dove sono avvenuti il maggior numero di suicidi da inizio
anno sono le Case Circondariali di Napoli Poggioreale, Pavia, Teramo e
Verona. In ognuno dei quattro Istituti si sono verificati 3 suicidi.
In almeno 8 casi le persone si trovavano in una sezione ex art. 32
O.P., ossia dove vengono generalmente detenute le persone più
difficili da gestire. In almeno altri 8 casi, le persone si trovavano
in una cella d'isolamento. In almeno 7 casi nel reparto nuovi giunti.
Una persona si trovava all'interno di un'Articolazione per la tutela
della salute mentale e un'altra nel Servizio di assistenza integrata.