Non è più tollerabile l’escalation di violenza a cui stanno assistendo i cittadini teramani. La
cronaca locale riporta quotidiani episodi di violenza che risultano estranei al volto tranquillo
della nostra città e che minano la serenità di chi la abita. Di fronte a questo scenario, ciò
che più colpisce è il silenzio dell’amministrazione comunale, un silenzio che diventa ancor
più sconvolgente se esercitato in primis dal nostro primo cittadino. Il Sindaco, impegnato a
perpetuare una narrazione idilliaca e distorta di una Teramo da cartolina che in realtà sta
progressivamente deteriorandosi, sembra incapace di cogliere la gravità della situazione
o, peggio, sceglie deliberatamente di ignorarla.
Numerosi episodi di violenza concentrati all’interno delle mura della città, dei nostri
“salotti”, zone già segnate da una situazione di inaridimento culturale e commerciale in cui
la violenza segna il colpo finale. Riconosciamo l’impegno e l’operosità delle forze
dell’ordine, ma non è corretto delegare a loro l’intero peso della sicurezza cittadina:
l’ordine pubblico è materia che va condivisa dall’amministrazione e questo va ricordato
perché non si può scegliere di abdicare da certi doveri.
Né quanto sta accadendo può essere liquidato come un semplice riflesso di dinamiche
presenti in altre città italiane. Teramo non è abituata ad una diffusione così capillare della
violenza, e non possiamo accettare che la nostra comunità venga assimilata a contesti di
insicurezza cronica. Questa non è una questione di categorie sociali o etniche, ma una
problematica che coinvolge ogni singolo cittadino, indipendentemente dalla sua origine o
condizione.
Il silenzio dell’amministrazione, a questo punto, lo interpretiamo come un'ammissione di
impotenza, o peggio, di disinteresse. Ma non lo accettiamo. Azione denuncia con
fermezza qualsiasi tentativo di minimizzare o ignorare l’allarmante condizione, chiedendo
con urgenza l’intervento del Prefetto affinché convochi un tavolo sulla sicurezza e prenda
in mano la gestione di una situazione che, se non affrontata con risolutezza, rischia di
diventare l’ultimo chiodo sulla tomba del futuro di Teramo.
Teramo, 03/09/2024
Consigliere Comunale Gruppo Misto Componente Azione
Alessio D’Egidio