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Questa è la "Lettera/Appello"  che un primo gruppo di 70 professionisti, docenti ed artistii teramani  ha deciso di inviare alle Autorità preposte per sollecitare l'annullamento del provvedimento di chiusura a tempo indeterminato del 'Delfico'. La fretta dell'emergenza rischia di far concentrare tutte le attenzioni su modeste soluzioni alternative che alternative non sono.  Perchè nulla davvero può sostituire , in questo momento, il complesso del Delfico e quello che esso rappresenta.
 Invece di pensare a contenitori prefabbricati sostitutivi, sarebbe il caso di concentrarsi bene e subito, sia sotto l'aspetto amministrativo- giuridico, sia sotto quello tecnico, per individuare le soluzioni più idonee (sicurezza compresa)  per consentire la riapertura del 'Delfico'.
    Nella lettera vengono forniti suggerimenti procedurali. Non possiamo permettrci il rischio di una diaspora,  perderemmo una generazione di giovani, fondamentali per il nostro futuro.    Vi invitiamo a dare larga diffusione all'appello in modo da consentire la sottoscrizione a tutte le categorie  (studenti, famiglie, docenti,commercianti) toccate duramente e direttamente da una decisione improvvida. 
  Nascondersi dietro al rispetto freddo di una norma o di una legge, senza valutarne a pieno gli esiti,  apre le porte ad un altro rischio : quello di innescare una catena di denunce per decine e decine di fabbricati  - pubblici e privati - che non rispettano indici prefissati a tavolino.    L'invito è  quello di riflettere, prima di gettarsi nell'agone di nuove costruzioni, spendendo risorse che potevano meglio essere utilizzate attraverso manutenzioni appropriate dell'esistente. 
    Salviamo il Delfico per salvare Teramo !  
                             SALVARE IL DELFICO RYAN !!!
 
  Tutti i cittadini possono inviare una loro adesione scrivendo a  :
                   <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
 
ecco la lettera
 PRESO ATTO con sconcerto, stupore e disappunto dell’ improvviso quanto
inatteso provvedimento di sequestro cautelativo, sgombero dell’edificio
scolastico e contestuale chiusura a tempo indeterminato del complesso
architettonico “LICEO CONVITTO MELCHIORRE DELFICO” sito in
Teramo Piazza Dante, intervenuti in data 3 Ottobre 2024;
EVIDENZIATA la sproporzione delle modalità adottate per tale sgombero che
sembra non aver tenuto in giusta considerazione i molti aspetti connessi, in
particolare quello psicologico correlato alla giovane età dei molti allievi;
RIMARCATA l’importanza ed il rilievo che il complesso “Liceo Convitto
nazionale Melchiorre Delfico” presenta per tutta la comunità teramana, grazie
all’insieme di valori sociali, culturali, architettonici , formativi che esso
racchiude;
Esprimono
Innanzitutto viva solidarietà agli oltre mille studenti, alle relative famiglie, ed
all’intero corpo docente ed ausiliario del “Liceo Convitto Melchiorre Delfico”
per il ‘vulnus’ causato da un simile provvedimento.
Considerano
- CHE per l’insieme dei valori espressi il complesso architettonico del
“Delfico” rappresenta per l’intero territorio aprutino un vero e proprio
simbolo della storia, della cultura e dell’identità di Teramo;
- CHE la chiusura a tempo indeterminato della struttura rappresenterebbe
per la città e la comunità teramana una ferita profonda, estremamente
preoccupante sotto gli aspetti sociali, culturali, formativi e, non ultimi,
economici, della città;
- CHE un’eventuale chiusura a tempo indeterminato andrebbe a sommarsi
alle numerose già in atto su molti edifici, pubblici e privati, della città; alcuni
in attesa – sia pur da anni - di interventi di ristrutturazione programmati ,
molti altri abbandonati da decenni pur presentando dimensioni notevoli
(primi fra tutti il complesso dell’ex Ospedale psichiatrico, il complesso del cosiddetto’
Ospedaletto’ in corso Porta Romana, l’ex stadio Comunale);
- CHE il pericolo – consistente - di passare dallo stato di chiusura a quello di
abbandono deve essere assolutamente scongiurato perché potrebbe
risultare fatale per la città di Teramo, che rischierebbe di passare da uno
stato di temporanea (?) ‘decadenza’ a quello più rilevante di vero e proprio
‘declino’ :
- CHE, dall’esame dei pochi atti ufficiali resi pubblici e disponibili, è dato
rilevare alcune incongruenze nelle motivazioni e giustificazioni tecniche
che hanno indotto all’adozione di un provvedimento di tale portata;
- CHE crea comunque sconcerto apprendere che le misure adottate siano
frutto unicamente di atti scritti , relazioni preesistenti e rapidi sopralluoghi;
- CHE , allo stato attuale, solo la disponibilità e la conoscenza di dati frutto
una diagnosi puntuale, completa, approfondita delle condizioni strutturali
e di stabilità complessiva dell’edificio possano consentire una valutazione
adeguata delle soluzioni e degli interventi da adottare;
- CHE detta disponibilità è da ritenersi preminente e - come tale – prioritaria
rispetto all’adozione di atti amministrativi e scelte tecniche tesi alla
realizzazione urgente di nuovi plessi scolastici temporanei (prefabbricati)
sostitutivi, in quanto :
a) decisioni affrettate di tipo emergenziale e temporaneo si rivelano
spesso nel tempo incongrue sotto l’aspetto urbanistico e sociale,
determinando – storicamente - il presupposto di un diverso ma ulteriore
degrado dei tessuti urbani, costretti a subire intromissioni forzate, al di
fuori di una visione unitaria e programmata ;
b) i costi ed i tempi di realizzazione di tali interventi – pur passibili di
incongruità - sono comunque rilevanti, certamente più alti di quelli
dichiarati verbalmente da alcune Autorità amministrative anche se al solo
ma comprensibile scopo di rassicurare la cittadinanza;
- CHE il fine esclusivo dei redattori di questa ‘lettera-appello’ è quello di
SALVARE in tutti i modi l’architettura (non il semplice ‘edificio’…) del
“Melchiorre Delfico”, intesa nella sua integrità non solo strutturale ed
estetica ma anche e soprattutto funzionale, per i valori insostituibili che
essa rappresenta e per i significati etico, culturale e formativo che ne
derivano.
TANTO CONSIDERATO, i sottoscritti
- nell’esclusivo fine di tutelare e garantire il diritto all’istruzione di una
generazione di studenti ;
- nella convinzione che tale diritto possa e debba esplicarsi solo attraverso
spazi ed architetture capaci di suscitare emozioni, ispirare creatività,
formare spirito critico, esaltare la bellezza intesa come est-etica;
CHIEDONO
- CHE la comunità teramana venga messa a conoscenza degli atti e
documenti ufficiali che hanno indotto le Autorità competenti ad adottare il
provvedimento di chiusura dell’edificio;
-
- CHE venga prioritariamente data risposta alla richiesta di riesame avanzata
dalla Provincia di Teramo, valutando tutte le condizioni ed i presupposti,
tecnici e giuridici, esistenti per determinare l’annullamento del
provvedimento, la riapertura del complesso e la sua riconsegna alla città;
-
- CHE , comunque , al fine di fornire ogni ulteriore rassicurazione sullo stato
di sicurezza del complesso , vengano effettuati con urgenza tutti i rilievi ed
interventi tecnici necessari per definire in maniera incontrovertibile lo stato
di assoluta stabilità, adeguata antisismicità ed utilizzo in sicurezza,
affidandone l’esecuzione a soggetti di alto profilo , riconosciuta competenza
ed esperienza, in modo da :
a) Stabilire con urgenza la tipologia degli interventi da effettuare,
valutare il livello di invasività ed i tempi richiesti per l’effettuazione
di opere;
b) Affidare con urgenza progettazione e realizzazione degli interventi
ad una società di provata esperienza, qualificata ed attrezzata per
poter eseguire in tempi rapidi e certi le opere, assicurando la alta
qualità dell’esito. Le modalità utilizzate per il caso ‘Ponte Morandi
a Genova’ forniscono rassicurazione per la possibilità di una
realizzazione celere (anche su più turni), che dovrebbe essere
completata entro e non oltre il 15 settembre 2025.
I sottoscritti desiderano segnalare alle SS.VV. il peso e la rilevanza dei riflessi
economici derivanti per larga parte della città da una chiusura del complesso
prolungata oltre i dieci mesi dalla data odierna. La data del 30 settembre 2025
deve diventare non un semplice traguardo ma una vera e propria meta da
raggiungere a tutti costi, il massimo in ordine di tempo consentito per non
abusare della comprensione e tolleranza dei giovani studenti, ma anche di una
cittadinanza delusa ed amareggiata.
Con l’auspicio di legittima attenzione , i sottoscritti ringraziano e formulano
sentiti auguri di buon lavoro. Aiutateci ad
EVITARE LA DIASPORA E SALVARE IL ‘DELFICO RYAN’ !!!
Teramo, 11 Ottobre 2024
Primi firmatari, in ordine alfabetico :
Ernesto ALBANELLO , Annalisa AMADIO, Silvia ANTELLI, Lino
BEFACCHIA, Gianpiero CASTELLUCCI, Marcello CATALOGNA, Enrico
CERULLI IRELLI, Donato CHIARINI, Marco CHIARINI, Edoardo
CIPRIANI, Marcella CIPRIANI , Siriano CORDONI, Emilio CORSARO,
Diego DE CAROLIS, Silvestro DE LAURENTIS, Nicola DI BATTISTA, Maria
Cristina DI BENEDETTO, Serafino DI EUSANIO , Paola DI FELICE ,
Giovanna DI FRANCESCO, Pina DI FRANCESCO, Carmela DI
GIOVANNANTONIO, Nicola DI GIOVANNANTONIO, Alessandra DI
GIUSEPPE , Sara DI GIUSEPPE, Erminio DI LODOVICO, Gaia DI
TOMMASO, Marco DIVITINI, Diego ESPOSITO, Franco ESPOSITO,
Giovanni ESPOSITO, Maria Teresa ESPOSITO, Francesca FABIOCCHI,
Flavio FELICE, Anna FORCELLA, Simona FORCELLA, Adelaide FURIA,
Eugenio GALASSI, Paolo GALASSI, Gianni GASPARI, Alessandra
GASPARRONI, Giovanni GEBBIA, Gianmarco GIOVANNELLI , Luigi
GUERRIERI , Marcello MARANELLA, Marcello MARTELLI , Federico
MASTRODASCIO , Silvio MASTRODASCIO, Agnes MAZZITTI , Enrico
MELOZZI, Federigo MICHELI, Alba NAPOLITANI, Renato PILOGALLO,
Alfredo POTENA, Nicoletta PROFETA, Roberto PUCINO, Francesco
PUGLIELLI, Sandra RENZI, Federico ROGGERO, Daniela RUCCO, Magda
SARDI, Elso Simone SERPENTINI, Graziamaria SCUCCIMARRA, Giuseppe
STAMPONE, Clara TARASCHI, Carla TARQUINI, Manuela TITTARELLI,
Maurizio VACCARILLI, Marisa ZACCAGNINI. *