Sara D’Agostino non era in grado di intendere e volere al momento del fatto ed inoltre non è da considerarsi "socialmente pericolosa". E' stato deciso nell' udienza camerale davanti al giudice Roberto Veneziano convocata per l’esame della consulenza tecnica. richiesta dal pubblico ministero Greta Aloisi sulla donna (difesa dall'avvocato Daniele Contrisciani - foto sotto), accusata dell’occultamento del cadavere dalla madre 76enne Franca, trovata senza vita dopo quasi un mese, nell' abitazione di via Arno a Teramo. Si avvia così verso l’archiviazione il procedimento giudiziario su Sara D’Agostino dopo che il perito d’ufficio Giustino Cerritelli ha spiegato come la 44enne non sia socialmente pericolosa. Dopo l'udienza di oggi ci sarà ora la restituzione degli atti al pm che potrà fare domanda di archiviazione o rinviare a giudizio
Il medico ha parlato liberamente davanti al giudice oggi "spiegando che il rapporto madre figlia era particolarmente stretto, troppo, lei non si era mai sganciata. Il padre era inesistente, infatti lei porta il cognome della madre". Il perito Cerritelli ha qualificato questa situazione mentale come "psicosi affettiva" che non ê una malattia, curabile seguendo delle terapie. "Non si è quindi giunti alla conclusione che fosse un atto volontario finalizzato all'occultamento del cadavere quello consumato in casa ma al "sentire le voci" della madre come se poi potesse risvegliarsi. E' come se non si fosse resa conto che la madre fosse morta! E dunque, non puoi occultare un cadavere "se non vedi il cadavere". Sara non è pericolosa per altre persone perché non ha comportamenti violenti, in quanto lei è più una persona che si chiude in se stessa. Non si tratta di una malattia che guarisce, ma una situazione mentale che seguendo una terapia e sotto controllo può avere una vita abbastanza normale. In teoria potrebbe anche trovare un lavoro: lavorare in un call center o fare le pulizie", ha spiegato l'avvocato Contrisciani. Sara sarà seguita dai servizi sociali competenti. Per adesso è in una struttura del Teramano, può usare anche il telefono limitatamente. Presto tornerà a vivere senza la madre Franca, ma si spera con l'aiuto della società e del territorio.
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