È stata inaugurata questa mattina all’interno della UOC di Pediatria dell’Ospedale “Mazzini” di Teramo la family room, una stanza speciale dedicata ai piccoli pazienti affetti da patologie croniche o gravi, allestita grazie a una donazione del Rotary Club Teramo Nord Centenario.
Alla cerimonia hanno partecipato il direttore generale della ASL, Maurizio Di Giosia, il presidente del Rotary Raffaele Pomella, l’assistente del governatore e referente del progetto Gaetano Ricciardi, il prefetto Fabrizio Stelo, il sindaco Gianguido D’Alberto, e il vescovo Lorenzo Leuzzi, che ha impartito la benedizione alla stanza. Presente anche una delegazione della Consulta provinciale degli studenti, protagonista della recente “Partita del Cuore” legata al torneo Aprutium Cup, che ha contribuito alla raccolta di oltre ottomila euro.
“Questa stanza – ha spiegato Di Giosia – nasce per offrire un ambiente accogliente ai bambini che affrontano lunghi ricoveri. È un progetto di umanizzazione delle cure che, in ambito pediatrico, assume un valore terapeutico fondamentale. Un piccolo spazio, ma dal significato enorme”.
La Stella B 612, questo il nome scelto per la stanza in omaggio all’asteroide del “Piccolo Principe”, è stata allestita con un tappeto-gioco sensoriale, una poltrona-letto per i genitori, un letto ergonomico, TV e un’illuminazione emozionale per creare un’atmosfera familiare e rassicurante.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Ricciardi – è alleggerire l’esperienza ospedaliera dei bambini e delle loro famiglie, rendendola più tollerabile sotto il profilo emotivo.”
Il progetto, suggerito all’interno della ASL dall’associazione “Viva” con la referente Maria Rosaria Autore, è stato realizzato grazie a un primo contributo di 7.200 euro. È già previsto un secondo step di pari valore, sempre a cura del Rotary Club, per continuare a migliorare l’accoglienza e il comfort dell’intero reparto, diretto dal dottor Antonio Sisto.
Un’iniziativa che unisce istituzioni, associazioni, scuola e cittadinanza, e che rappresenta un modello virtuoso di collaborazione al servizio della comunità e, soprattutto, dei più piccoli.