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 PHOTO-2025-06-14-19-28-14.jpgLe polemiche che inevitabilmente accompagnano tutti gli interventi sul Verde urbano nelle nostre città, hanno tutte un quesito nascosto che si può riassumere con la seguente frase: “Ma che danno hanno procurato ai nostri poveri alberi?” Esiste un modo oggettivo per valutare un albero adulto presente all’interno di una città? Una maniera per misurare e monetizzare l’apporto che un albero o un arbusto danno alla nostra cittadinanza? Naturalmente sì, la prima cosa da dire è che si valuta l’aspetto ornamentale dell’albero e con questo indichiamo tutti i servizi ecosistemici che questo ci offre, quindi valutazioni che misurano la cubatura del legno dell’albero sono concettualmente errati, da respingere senza meno. Esistono svariati metodi per fare una simile valutazione che sono stati periodicamente utilizzati come il Valore del Verde Urbanizzato dato dalla differenza dell’Area con giardino e l’Area senza il giardino, oppure il Valore dell’Effetto d’insieme dato dalla differenza dell’Area con giardino ed il costo per realizzare il giardino. Questi metodi infine sono stati superati da un modello ormai universalmente adottato chiamato “La Metodologia Svizzera” pensato proprio per superare i limiti oggettivi derivanti da una pluralità di situazioni che dovrebbero tutte essere prese in considerazione nel giungere alla stima del valore (valore di ubicazione, valore paesaggistico, salute pubblica, valore ricreazionale). La Metodologia svizzera adotta dei parametri, chiamati Indici, facilmente individuabili e quantificabili da inserire in una espressione matematica.

I 5 indicatori considerati dalla Metodologia svizzera sono:

1. b: Il prezzo di base

2. c: L’Indice estetico e sanitario

3. d: L’Indice di posizione

4. e: L’Indice di dimensione

5. f: L’indice di deprezzamento dovuto a menomazioni presenti

Individuati questi 5 Indici riportati in delle tabelle reperibili comodamente in rete, qui è l’esempio

del Regolamento del verde del comune di Roma, le tabelle si trovano nell’All. 12 a pag 174

https://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?contentId=INF792291 , e sostituiti nella

seguente espressione:

V.o. = (b x c x d x e) – f

Si ottiene il Valore Ornamentale (V.o.) da attribuire alla nostra pianta. Ma come in tutte le cose fare un esempio pratico è la migliore cosa, basta prendere un albero della nostra città, facilmente riconoscibile da tutti, e calcolarne il valore.In questo caso si considera un Leccio posto nell’aiuola di Viale Crucioli, precisamente il penultimo sulla sinistra direzione Montorio al Vomano. Questo albero ha una circonferenza di 150 cm e presenta uno stato di salute accettabile, fa parte di un filare e vegeta all’interno di un’aiuola abbastanza ampia. Il prezzo di acquisto di un Leccio in vivaio è pari a 1.050 € per un esemplare con il tronco con una circonferenza di 18-20 cm, nell’espressione si utilizza la decima parte del costo di acquisto di un Leccio, sostituendo gli indici con i corrispettivi valori nell’espressione si ottiene:

V.o.= 105 x 5 x 4 x 15

Il valore ornamentale del Leccio considerato è di 31.500 €, a questa cifra va detratto un deprezzamento minimo calcolabile nel 10 % dovuto alle vicissitudini che tutti gli alberi di Teramo hanno più o meno subito a causa di interventi solitamente senza senso. A qualcuno potrà sembrare un valore esagerato, ma consideriamo l’età dell’albero superiore ai 100 anni, per avere un nuovo albero della stessa dimensione dovrò aspettare altri 100 anni, perché sono esseri viventi che crescono con i loro ritmi fisiologici, che non si costruiscono come una casa, un muro o una strada. Altra cosa importantissima, quando si effettuano interventi come le capitozzature, o lavori stradali che coinvolgono l’apparato radicale degli alberi, questi lavori causano dei danni che comportano un deprezzamento e quindi una perdita di valore che appartiene a tutti noi cittadini che usufruiamo degli alberi e dei loro servigi, quindi se ci teniamo ai nostri alberi occorre vigilare e pretendere che le cure sia la più razionale possibile, eseguite da ditte serie e certificate.

Fonti:

- La Stima del valore delle piante ornamentali. Genio Rurale n° 2 – 1992

- Regolamento del Verde dei comuni Roma e Milano

Dott. Agr. Diego Leva

Addendum: mentre mi accingevo a scrivere queste piccole note sono stati tagliati 2 Pini d’Aleppo, alberi imponenti che vegetavano nei pressi della Stazione di Teramo, erano alberi che caratterizzavano il profilo di quell’area, praticamente da sempre. Il giorno 16 maggio il collega pescarese Massimo Rabottini chiamato dalla ditta che stava eseguendo i lavori di dissotterramento dei serbatoi di carburante della ex stazione di servizio Q8, perché i lavori non danneggiassero gli alberi, mi aveva chiamato perché gli era giunta voce che il destino di quegli alberi era segnato. Ho subito segnalato la notizia all’amministrazione comunale che mi ha riferito che la proprietà era di RFI e che negli uffici comunali non risultava nessuna richiesta di taglio. Ad oggi quegli splendidi alberi non esistono più, forse occorreva un po’ più di coraggio, anche da parte del sottoscritto, perché quegli alberi si potessero salvare.