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velocipede Un controllo mirato della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Teramo ha smascherato un rivenditore di Martinsicuro che vendeva un ciclomotore per velocipede elettrico indicando ai clienti “Vero Affare”: I.S., 37enne di Martinsicuro, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria. E’ stato accertato che il mezzo, spacciato per velocipede elettrico con pedalata assistita, era stato modificato con un “kit” costituito da potenziometro collegato al motore elettrico e relativa manopola di accelerazione che permettevano al mezzo di accelerare la velocità e moderarla secondo necessità senza pedalare quindi a tutti gli effetti un ciclomotore. Ciclomotore per il quale sarebbe necessaria la relativa omologazione rilasciata dai Centri Prova Autoveicoli del Ministero dei Trasporti di cui il mezzo era sprovvisto. Si ricorda che qualora ad un controllo si dovesse accertare che siamo in presenza di un ciclomotore anziché di un velocipede si può incorrere in una o più infrazioni al Codice della Strada:
  • Sequestro amministrativo ai fini della confisca del veicolo per mancanza di certificato di circolazione;
  • Sequestro amministrativo ai fini della confisca del veicolo per mancanza di copertura assicurativa;
  • Fermo amministrativo del veicolo per 30 giorni per mancanza di targa;
  • Sequestro amministrativo ai fini della confisca del veicolo se il conducente guida senza patente.
La Polizia, pertanto, consiglia vivamente, a tutti gli utenti interessati ad acquistare un veicolo alternativo, nel caso in specie un velocipede, anche poiché invogliati dagli incentivi, di accertarsi bene su cosa stiano per acquistare fornendosi di quanto la vigente normativa prescrive in via obbligatoria.