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LEXLEXTre transessuali, accusate di
rapina e tentata estorsione dopo una notte di sesso a pagamento
e cocaina in un appartamento di Montesilvano, sono
state assolte e ora lo Stato dovrà risarcirle con oltre 122mila
euro per ingiusta detenzione. La vicenda, risalente all'aprile
2019, si è conclusa con il riconoscimento dell'errore
giudiziario e con un indennizzo per i giorni trascorsi ai
domiciliari o in carcere. A riportare la notizia è il quotidiano
'il Centro' nell'edizione odierna.
Secondo la denuncia presentata all'epoca da un uomo, la notte
in questione si sarebbe trasformata in un'aggressione:
circondato da quattro persone, sarebbe stato picchiato e
derubato di 450 euro e di uno smartphone, con successiva
richiesta di cento euro per riavere il telefono. Sulla base
degli elementi raccolti, il pm chiese e ottenne una misura
cautelare: tre delle ragazze finirono ai domiciliari, una quarta
fu indagata a piede libero. Per le tre, la misura
successivamente fu aggravata e trasformata in custodia in
carcere.
Nel corso del processo, celebrato con rito abbreviato davanti
al gup di Pescara Elio Bongrazio, la svolta: la difesa ha
prodotto un video registrato durante la serata che mostrava un
rapporto sessuale di gruppo consensuale, l'uso di cocaina e il
momento in cui l'uomo pagava la prestazione, lasciando
volontariamente il cellulare come garanzia. Le immagini,
chiarissime, hanno smentito la prima ricostruzione e anche
l'accusatore, convocato dagli inquirenti, era stato costretto ad
una parziale marcia indietro.
L'esito è quindi un'assoluzione per tutti e quattro gli
imputati per insufficienza di prove. Nella sentenza, il giudice
ha definito la denuncia dell'uomo affetta da "plurime e
rilevanti contraddizioni" e la sua testimonianza "scarsamente
attendibile". La Corte d'Appello ha ora riconosciuto il diritto
al risarcimento: lo Stato verserà complessivamente 122mila euro.