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cantiere 1024x672La legge regionale sblocca crediti può rappresentare una buona occasione per ripartire, ma solo se accompagnata da misure di proroga oltre il 31 dicembre prossimo degli interventi in corso nei condomini che abbiano effettivamente iniziato i lavori. Altrimenti sarà molto difficile scongiurare una crisi che investirà imprese e famiglie. Lo afferma una nota congiunta delle tre principali sigle associative del settore delle costruzioni teramane, ANCE, ANIEM e CNA, commentando la recente decisione del Consiglio regionale, adottata nei giorni scorsi, di approvare all’unanimità il disegno di legge che introduce la possibilità, per enti e società controllati della Regione, di acquisire i cosiddetti “crediti incagliati” delle imprese coinvolte nel Superbonus 110%. Crediti incagliati generati dalla decisione improvvisa, da parte del Governo, di porre lo stop alla misura: con il conseguente accumulo e blocco per molte imprese di somme ingenti nei cassetti fiscali.

I presidenti delle tre sigle associative – Ezio Iervelli dell’ANCE, Enzo Marcozzi dell’ANIEM e Alfredo Martinelli di CNA Costruzioni – che già nelle scorse settimane si erano distinti per un’iniziativa che aveva coinvolto tutte le forze politiche presenti sul territorio, chiedono dunque di legare le misure contenute nel provvedimento regionale – che vanno allargate alle società partecipate degli enti locali con un’azione politica della Regione stessa – sono utili, certo, ma non in grado di risolvere da sole un problema dalle dimensioni gigantesche, a scelte di carattere più generale: come appunto la proroga che solo il Governo può decidere. Scelta che le tre sigle chiedono ora di sostenere con vigore ai parlamentari sia di maggioranza che di opposizione, se davvero vogliono rappresentare gli interessi del loro territorio.