I lavoratori di IMR - Industrialesud Spa di Teramo, riuniti in assemblea in data 14
giugno 2024, hanno discusso in merito alla situazione aziendale, contraddistinta dal
proseguimento delle operazioni di trasferimento delle lavorazioni verso gli altri siti
produttivi.
I lavoratori hanno espresso forte disagio e preoccupazione, alla luce dello
smantellamento di attrezzature per le lavorazioni del reparto “Boutique” (selleria) ma
anche degli stampi per lavorazioni nelle altre linee.
I lavoratori inoltre valutano negativamente l’esclusione delle rappresentanze sindacali
di Teramo dal tavolo convocato in data 06 giugno 2024, in seguito allo stato di
agitazione proclamato negli altri siti per le problematiche riguardanti la realizzazione
dei piani industriali di riconversione.
L’Assemblea dei lavoratori rivendica:
- Il blocco immediato di tutte le operazioni di trasferimento delle lavorazioni e
delle relative attrezzature presso gli altri siti;
- L’attivazione immediata di tutte le iniziative istituzionali necessarie alla tutela
del patrimonio produttivo e professionale del sito di Teramo;
- La verifica del piano industriale discusso in sede regionale e verifica dei piani in
atto negli altri siti che sono stati oggetto di finanziamenti da parte del Ministero
ex MISE;
- La stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione quale condizione di
garanzia per la tenuta produttiva ed occupazionale del sito di Teramo
Sulla base di quanto sopra esposto i lavoratori riuniti in assemblea conferiscono
mandato sin d’ora alla RSU e alle Segreterie Sindacali per la proclamazione dello stato
di agitazione, articolato secondo le seguenti modalità:
- Sciopero dello straordinario e di ogni forma di lavoro supplementare;
- Pacchetto di 24 ore di sciopero con mandato di attivare l’astensione dal lavoro sulla
base delle richieste sopra citate.
La RSU e le Segreterie sindacali si sono già attivate per richiedere la riunione urgente
del Tavolo presso la Regione Abruzzo quale precondizione per di richiedere la
convocazione di tutte le parti in causa presso il Ministero delle Imprese e del Made in
Italy.
Le OO.SS e la RSU si riservano ulteriori iniziative, con l’attivazione delle azioni di
protesta, sulla base degli sviluppi della vertenza. E' quanto denunciano Giampiero Dozzi della Cgil ed Emidio Angelini della Ugl.