"La Regione è stata diligente e io conosco e rispondo della mia legislatura. Sono pronto a ricostruire passo dopo passo, ruolo dopo ruolo".
Così il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, rispondendo ai giornalisti al termine di una conferenza stampa in merito alla tragedia dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017 con 29 morti.
"Farò l'impossibile perché emerga tutta la documentazione in possesso della Regione", ha aggiunto D'Alfonso, indagato dalla Procura di Pescara insieme ai due suoi predecessori, Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco.
"Poi - ha proseguito D'Alfonso - c'è il lavoro tutto da ricostruire delle singole condotte di ogni livello istituzionale. Ho un grande patrimonio che voglio versare in atti e che spero mi venga chiesto al più presto distintamente dallo spettacolo che a volte si genera in questo tipo di attività".
E sulla richiesta di incontro da parte dei familiari delle vittime: "Fino ad oggi mi sono tenuto distinto e distante perché conosco e comprendo le reazioni a volte incivili".
Una vicenda rispetto alla quale "il dolore gigantesco dei familiari delle vittime è pienamente compreso da me e non voglio che ci sia strumentalizzazione come rilettura delle parole che dico. Rispetto a quel dolore ci vogliono due condotte: un processo che accerti le responsabilità facendo emergere la verità e poi delle norme capaci di riempire un vuoto rispetto a quello che stiamo patendo rispetto ai familiari delle vittime e rispetto anche a coloro i quali lavorando lì non vengono riconosciuti portatori di diritto, per esempio dall'Inail e dall'ordinamento che vige per l'Inail. Noi dobbiamo fare in modo che le norme diano una risposta chiara ai familiari delle vittime in generale e anche a coloro che stavano lì per ragioni di lavoro".