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“Ancora una volta i grillini hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza politica, nonché la loro scarsa conoscenza dei Codici e delle questioni amministrative. Come sempre hanno cavalcando l’onda populista cercando di gettare fango sul governatore d’Abruzzo che, invece, stava solo rispettando e seguendo ciò che sancisce la legge”. Con queste parole il segretario regionale del Pd Marco Rapino interviene sulla decisione presa oggi dal tribunale Civile dell’Aquila, che ha rigettato il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle circa l’incompatibilità fra la carica di presidente e quella di parlamentare di Luciano D’Alfonso.

“In questi mesi abbiamo assistito ad una bagarre indegna delle istituzioni politiche – continua Rapino -, durante la quale si è tentato di gettare fumo negli occhi dei cittadini con l’unico obiettivo di acquisire consenso elettorale. Oggi il tribunale dell’Aquila, però, ha certificato la correttezza dell’operato del Governatore D’Alfonso e ha stabilito che lui, e tutto il centrosinistra, non aveva torto nel dire che le dimissioni sarebbero state presentate nei termini di legge. Ma dopo questa decisione, invece di presentare delle scuse formali, il M5S continua a testa bassa ad ignorare ogni elementare forma di democrazia. E da meno non è Di Stefano, che non è dato sapere a nome di quale partito politico parli, che oggi lancia il suo grido di indignazione come in un teatrino degno della prima Repubblica. Eppure durante la scorsa legislatura regionale, durata sei mesi in più rispetto alla scadenza naturale, grazie a delle forzature, non mi sembra di aver sentito Di Stefano proferire parola. Oggi come allora vogliono usare la data del voto per finalità politiche e ancora come allora saranno gli elettori a sconfessare la loro brama di poltrone.
Concludendo, è evidente che i 5 Stelle e Di Stefano stanno solo lavorando per il proprio tornaconto elettorale e che certo non è il rispetto delle regole che ispira il loro agire, ma la volontà di raccattare consensi anche a costo di mentire e smentire loro stessi. Poco importa, loro, se andare alle elezioni sarebbe un dispendio di risorse economiche enorme per gli abruzzesi, l’importante è sfruttare il vento che credono favorevole.

Noi, dal canto nostro, possiamo solo affermare che la pazienza e la fiducia nella magistratura pagano sempre. Il PD continuerà a lavorare nel rispetto delle leggi per il futuro dell'Abruzzo e non per il consenso di breve termine”.