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Firmato questa mattina a Pescara, nella sede del Demanio, il verbale di consegna che trasferisce all’Anas quasi 62 chilometri di strade provinciali, la 553 (cosiddetta Atri-Silvi) e la 259 (che attraversa la Vibrata). Contestualmente vengono declassati e consegnati alla Provincia, 12 chilometri della statale 80, dall’uscita di Teramo (Piano d’Accio) al bivio di Mosciano Sant’Angelo.
 
Soddisfazione a metà per il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino,che nel 2017, quando si è aperto il tavolo della trattativa con Regione e Anas aveva fatto una proposta più ampia: “Confidiamo che lo Stato prenda in carico almeno la 491 e la 365 che avevamo individuato come assolute priorità, si tratta di strade che attraversano più territori e rappresentano snodi di collegamento con viabilità statali. Diciamo che per noi è un punto di partenza che comunque, innegabilmente, rappresenta un vantaggio” ha dichiarato.
 
Le strade in questione, quelle che oggi sono state trasferite all’Anas e quelle che la Provincia vorrebbe trasferire in un futuro che auspica prossimo, sono tutte ex Anas: la 259 dalla statale 16 al confine ascolano; la 553 dalla statale 80 nel comune di Notaresco, attraversa la 150, arriva ad Atri e poi scende fino alla statale 16 a Silvi; la 491 attraversa i territori di Basciano - Castel castagna - Colledara - Isola del Gran Sasso - Montorio – Tossicia;  la 365 (che collega Basciano - Penna s. Andrea- Bisenti - Castiglione Messere Raimondo - Cermignano.  
 
A firmare la convenzione il presidente Di Sabatino, la dirigente dei lavori pubblici, Daniela Cozzi; Antonio Marasco, nella qualità di responsabile dell’area compartimentale Abruzzo di Anas Spa e Vittorio Vannini, direttore dell’Agenzia del demanio direzione regionale Abruzzo e Molise. Presente anche il consigliere delegato alla viabilità, Mario Nugnes, che in questi mesi ha seguito insieme all’area tecnica le procedure amministrative per la riconsegna. “Oltre sessanta chilometri a carico dello Stato, un vantaggio per tutti e in particolare per i cittadini visto che si tratta di provinciali che hanno perso le caratteristiche di reti di collegamento locale – ha sottolineato – prendiamo in carico un tratto di statale che di fatto è diventata, invece, una rete locale pianeggiante che attraversa centri abitati e che in ogni caso, con l’apertura della Teramo-mare ha visto una riduzione notevole di traffico”.