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Domani, sabato 8 settembre alle ore 16.00, La Lega Abruzzo manifesterà, pacificamente e democraticamente, davanti alla sede del Consiglio Regionale d’Abruzzo a L’Aquila, per sensibilizzare i responsabili delle istituzioni regionali a tornare al voto entro i tempi stabiliti dallo Statuto regionale, dalla legge elettorale regionale e dalla interpretazione incontestabile della Corte Costituzionale: entro 90 giorni dallo scioglimento anticipato del Consiglio.

Le indiscrezioni che filtrano dai palazzi delle istituzioni regionali, nonché quelle riportate dalla stampa,  danno la misura di un chiaro tentativo di una nuova prepotenza istituzionale che ci porterebbe a tenere le nuove elezioni addirittura nel periodo natalizio con il tentativo chiaro di far slittare tutto al 2019.

Dopo aver tenuto in ostaggio la Regione per oltre cinque mesi con la deprecabile telenovela Senatore/Presidente, la maggioranza dalfonsiana vorrebbe nuovamente “buttarla in caciara”, distorcendo le norme chiarissime che impongono un rapido e naturale ritorno alle urne.

Le procedure tecniche, le risorse, i problemi burocratici non possono stravolgere le norme statutarie che, in modo lampante, prevedono di ristabilire entro 90 giorni il normale funzionamento dell’istruzione regionale attraverso le urne.

La Regione, oggi in prorogatio, non può continuare a funzionare per altri 4-6 mesi potendo deliberare solo per atti urgenti e indifferibili: i temi che dovrà affrontare il nuovo Consiglio e la nuova Giunta regionali sono molti e complessi, primo tra tutti quello di tentare di ricostruire una Regione ridotta in macerie da D’Alfonso e dalla sua  maggioranza.

La Lega Abruzzo auspica la partecipazione anche delle altre anime del centrodestra abruzzese - Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e movimenti civici – affinchè giunga chiara e forte la voce della volontà di ritornare al voto entro i tempi stabiliti.