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Nella tarda mattinata il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto si è recato in visita agli ospiti della Casa di riposo “De Benedictis”. Ad accogliere il primo cittadino vi erano professionisti ed operatori della struttura. In particolare, D’Alberto è stato accompagnato, nei due padiglioni in cui è articolata la Casa di riposo, dal Dott. Francesco Sbraccia, coordinatore sanitario; Stefania Candria, medico e Claudia Maraessa, economa; dall’ Assistente sociale Fabrizia Paganico, da Michael Aliano, direttore della cooperativa Polis e da Filomena Di Egidio, impiegata. Il Sindaco si è attardato con molti degli anziani presenti, ascoltandoli e porgendo loro l’accorato saluto dell’intera città.

Al termine, Gianguido D’Alberto rilascia la seguente nota: “La visita odierna per l’augurio di Ferragosto ai residenti della Casa di riposo “De Benedictis” è stata l ‘occasione non solo per far sentire la vicinanza della città, di tutta la nostra comunità, agli ospiti della struttura che abbiamo stretto in un ideale abbraccio, ma anche per affrontare alcune questioni emerse dopo i colloqui con gli operatori che ringraziamo per il lavoro che stanno svolgendo soprattutto in queste torride giornate d’estate. In particolare ci siamo soffermati sulle difficoltà oggettive che vive l’ASP di riferimento, la n° 1 del territorio (come un po’ tutte le ASP, a dire il vero, dopo l’approvazione della Legge Regionale del 2011). Siamo in presenza di strutture ed enti che svolgono una fondamentale funzione di carattere sociale e sopratutto sanitario, e come tali devono essere oggetto di massima considerazione da parte dell’ente di riferimento: la Regione Abruzzo. La trasformazione operata con la legge regionale di tali aziende verso un’ottica più manageriale, di impresa, in una logica pertanto di economia, fa perdere di vista la loro natura e la destinazione, rischiando di metterle in difficoltà. Per questo riteniamo necessario che la Regione Abruzzo tenga in alta considerazione tale situazione e fornisca, attraverso una inversione di tendenza, tutto il supporto e il sostegno di carattere strategico, economico, finanziario e di personale, per far sì che esse possano essere in grado di dare le risposte attese. Le modalità sono chiare: in primo luogo attraverso un riconoscimento finanziario delle attività; poi con l’implementazione del personale e quindi anche attraverso il sostegno, sulla base di progetti, degli interventi di adeguamento delle strutture (anche di ampliamento) che consentano da un lato di migliorare l’offerta e dall’altro di abbattere le lunghissime liste di attesa. Se ci riferiamo proprio alla “De Benedictis”, consideriamo che attraverso un intervento di messa a norma di alcune aree della stessa, si possono ottenere fino ad una novantina di posti in più. Le istituzioni devono farsi carico di questa esigenza, tenendo in considerazione che le ASP costituiscono uno straordinario presidio sociale e sanitario assolutamente da potenziare, perché danno risposte fondamentali ai nostri cittadini, alle famiglie e agli anziani, sostenendo chi è più debole e più in difficoltà”.

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