Abbiamo denunciato per 8 mesi il completo disinteresse per l’Abruzzo da parte del Presidente Marsilio, il più delle volte non presente fisicamente in aula e sempre assente dal dibattito. Oggi, dopo l’ennesima accesa protesta da parte delle opposizioni, Marsilio era a mensa mentre noi Consiglieri discutevamo, abbiamo finalmente avuto l’onore di ascoltare il Presidente in Consiglio sulla proposta di legge regionale che dovrebbe regolare l’accesso all’edilizia pubblica in Abruzzo. Un intervento, il suo, scomposto e con toni propri della peggiore propaganda elettorale. Marsilio, incapace di giustificare le discriminazioni inserite nel provvedimento da lui proposto, evidenziate dai Consiglieri d'opposizione, ha sferrato attacchi senza senso al Governo nazionale non rispondendo nel merito alle questioni sollevate. D'altra parte non potevamo aspettarci altro da un Governatore che non conosce il nostro territorio ed è ostaggio di un gruppo consiliare con all'occhiello le scintillanti spade di Alberto da Giussano. Oggi in aula ho voluto ricordare che Bossi aveva scelto questo simbolo credendo fosse il comandante delle truppe della lega lombarda nel 1176 contro Federico Barbarossa di Svezia, il nord contro l’impero del sud, salvo poi scoprire che Alberto da Giussano non è mai esistito e che il vero comandante si chiamava Guido da Landriano. Per non lasciare gli occhielli sguarniti, insieme ai Consiglieri del PD, abbiamo donato ai colleghi della Lega un Guerriero di Capestrano in versione tricolore, sperando riesca nell'impresa di ricordare a tutti che in Consiglio regionale al centro devono esserci le esigenze dell'Abruzzo e degli abruzzesi. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Sandro Mariani.