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dalbertookCabina di coordinamento assolutamente positiva oggi a Roma, presso la struttura del Commissario per la ricostruzione. Si è finalmente sbloccata, dopo le numerose richieste che più volte abbiamo formulato negli incontri istituzionali e sulla stampa, l’ordinanza che consente l’utilizzo delle 200 unità in piu per gli USR e i Comuni, ai sensi del decreto sblocca cantieri. Una ordinanza approvata tardivamente, che abbiamo chiesto però venisse assolutamente chiusa entro l’anno. Non era più tollerabile un ulteriore ritardo, perché di fatto c'è stato un blocco su questo numero di unità di personale che comunque abbiamo sempre dichiarato ridicolo, irrisorio; dopo sei mesi dall'approvazione de decreto, di fatto non era ancora utilizzabile e operativo. Con l'approvazione odierna si è sbloccato finalmente, anche e soprattutto sotto l’impulso delle richieste dei territori abruzzesi, dei Sindaci, che avevano chiesto e continuano a chiedere personale per poter contribuire alla ricostruzione; in particolare la ricostruzione leggera che tanto pesa con le pratiche B,C sullo spopolamento. Ricostruzione leggera che deve essere sbloccata, perché stiamo pagando ingenti risorse su situazioni (penso al CAS) che invece potrebbero essere risolte in tempi brevi e con poche risorse. Un paradosso che deve essere superato. Con l'approvazione di questa ordinanza, che adesso deve andare alla corte dei conti per la sua chiusura definitiva, finalmente avremo la possibilità di poter svolgere queste funzioni a tutela del nostro territorio nel dialogo con gli USR. È chiaro che pesa enormemente questo ritardo di sei mesi, anche perché questo ha comportato la perdita di una quota importante di 4 milioni di euro, quota che noi, io per primo, abbiamo chiesto sin da subito di recuperare, di ridestinarla e mantenerla.
Un altro risultato importante raggiunto oggi è quello del recupero delle economie degli anni precedenti, sempre per avere ulteriore personale. Questa è un'azione che l'Abruzzo ha portato avanti con grande forza.
Importanti, poi, le proroghe stabilite per la presentazione delle pratiche della ricostruzione leggera, B e C 31 giugno 2020 e al 31 Dicembre 2020 per la ricostruzione pesante. Una proroga che si incastra con quelli che sono i tempi relativi alla ordinanza della Protezione Civile per il CAS che però non deve costituire un elemento che possa poi portare un rallentamento ulteriore, perché tutti devono essere messi in condizione di poter entrare nelle loro abitazioni al più presto. Questo è il nostro il nostro obiettivo in questa direzione continueremo ad andare avanti
Approvata anche la norma che prevede la possibilità dell'anticipazione ai professionisti, in attuazione delle modifiche apportate anche dal Decreto sisma al Decreto 189. Una norma finalizzata ad incrementare il rapporto fiduciario con i tecnici e i professionisti ma soprattutto a sbloccare alcune situazioni finalizzate all'accelerazione dei tempi. É chiaro che il tema resta quello della ricostruzione che deve essere accelerata; ci si muove ancora all'interno di norme che nonostante le modifiche apportate, come abbiamo sempre detto, non sono adeguate alla straordinarietà della situazione che stiamo vivendo. Continua a non esserci una vera semplificazione, che sblocchi innanzitutto la ricostruzione pubblica. Questo è ciò che i nostri territori ci chiedono ormai in prossimità della fine di questo di questo anno. Lo dobbiamo a loro. Tutti questi questi atti non sono regali, loro non meritano regali; loro hanno diritti che devono essere riconosciuti e garantiti. Diritti che al momento sono sconfessati da una inconsapevolezza da parte delle istituzioni nazionali, che persevera, rispetto alla quale dobbiamo dare un cambio di passo. Noi continuiamo, nei limiti delle nostre competenze e sulla base delle nostre competenze, a far valere i diritti dei nostri cittadini.