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giuntamarsilio“Con stupore apprendiamo che il Governo Pd-M5S ha deciso di impugnare la nuova legge di assegnazione delle case popolari recentemente approvata dal Consiglio regionale, una scelta evidentemente di carattere politico tesa ad evitare che gli italiani possano avere gli stessi diritti nell'accesso alle case popolari". E’ questa la prima dichiarazione del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, dopo l'ufficialità della decisione di palazzo Chigi. "Saremo al fianco del Presidente Marsilio - continua - a difesa della legge e determinati acché cessino le discriminazioni nei confronti degli italiani".

Dello stesso tono il commento dell’assessore regionale Guido Quintino Liris. “È assurdo che i cittadini stranieri non debbano certificare il loro reddito ed il loro patrimonio, potendo così precedere in graduatoria, in molti casi, i cittadini italiani costretti a denunciare fino all'ultimo centesimo. Si tratta – precisa - di una disparità in totale controtendenza rispetto ad una valutazione equanime di tutti gli aventi diritto ad un alloggio”.
Sull’impugnazione della legge regionale è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa. “Come consiglieri regionali, e come legislatori, ci sentiamo offesi da un metro di giudizio che va oltre il buon senso e che in maniera evidente crea irregolarità e disuguaglianza nelle valutazioni oggettive di redditi e patrimoni. Auspico che il parere dei giudici della Corte Costituzionale – sottolinea - prevalga sulle decisioni del Governo che hanno solamente il sapore di una presa di posizione politica, per giunta inappropriata”.

"Il Governo ha impugnato la legge di buon senso approvata dal Consiglio regionale dell’Abruzzo perché ha ritenuto discriminatorio chiedere ai cittadini stranieri di certificare la loro condizione di reddito e patrimonio prima di assegnargli una casa popolare. Il governo giallo rosso vuole continuare a difendere il principio contrario: gli italiani devono certificare e dimostrare carte alla mano la loro condizione e sono sottoposti ai controlli di rito, mentre per gli stranieri bisogna fidarsi delle loro dichiarazioni e della loro auto certificazione di essere poveri e di non avere proprietà in patria. Difenderemo questa legge di fronte alla Corte Costituzionale e con il sostegno dei tanti cittadini perbene che ci hanno chiesto regole nuove e più severe per ripristinare la legalità e il diritto nelle case popolari". questa la dichiarazione del presidente regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alla Legge regionale sull'assegnazione delle case popolari.