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quintilianigibiIl dibattito pubblico in città, come nel resto del mondo, è polarizzato dall’emergenza Covid19: ascoltiamo di un’imminente fase due della gestione del virus che dovrebbe far ripartire le attività, leggiamo promesse di aiuti e prebende di ogni genere e tipo, apprendiamo di ipotesi più o meno fantasiose per la frequentazione delle spiagge e la riapertura degli esercizi commerciali; il nulla mischiato con il niente, invece, dal Sindaco di Teramo e dalla sua numerosa giunta, tutti immobili, fermi, senza alcun fremito di vitalità.

In verità abbiamo letto polemiche inutili con le autorità sanitarie locali, con l’IZS, con i consiglieri di minoranza, rei di aver chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, ma nessuna proposta per il futuro, nessuna idea di come affrontare la riapertura, nessuna mano tesa alle tante famiglie che convivono con lo spettro della cassa integrazione, se dipendenti, o con prospettive molto più buie, se autonomi, eppure continuano a pagare tasse e balzelli.

Colpisce che nessuno della maggioranza ed il Sindaco D’Alberto in primis, si sia preoccupato di alleggerire il carico fiscale ed impositivo alle famiglie teramane, quantomeno per quei servizi che ad oggi, per forza maggiore, non trovano il giusto adempimento, come ad esempio il servizio scuolabus.

Difatti nei mesi di marzo ed aprile nessuno dei quasi 400 teramani che hanno corrisposto per l’intero la tariffa ha potuto usufruire del trasporto scolastico e immaginiamo che la situazione sarà la medesima anche per i mesi di maggio e giugno.

Caro Sindaco D’Alberto da Lei non abbiamo sentito una parola su questa vicenda, peraltro, l’unica di cui, a differenza di tutte le altre sulle quali ha pontificato, potrebbe operativamente occuparsi dato che dipende dagli uffici del Comune di Teramo decidere su un eventuale rimborso alle famiglie.

Ebbene allora glielo suggeriamo noi: faccia disporre il rimborso immediato del 40% della tariffa alle famiglie che hanno pagato per un servizio, quello del trasporto scolastico, del quale, per forza maggiore, non hanno usufruito per i mesi di marzo ed aprile e non usufruiranno per i mesi di maggio e giugno.

Dia un segnale concreto di equità, lo chiediamo per i nostri concittadini.

Le suggeriamo, poi, in piena emergenza sanitaria, di stimolare il Presidente della commissione sanità a convocare, anche in via telematica, i consiglieri per discutere e deliberare sul da farsi, altrimenti, saremmo portati a pensare che la commissione sia del tutto inutile e che il ruolo di Presidente sia una sorta di contentino, un fregio per non farci mancare mai la sensazione di nulla mischiato con il niente che la Sua amministrazione quotidianamente restituisce ai cittadini teramani.

Giovannibattista Quintiliani

Coordinatore Comunale Futuro In