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lucacoronaNella seduta consiliare di ieri 22 maggio 2020 si è purtroppo verificato l’ennesimo episodio increscioso avente come protagonista l’assessore comunale di Teramo Andrea Core, peraltro titolare di deleghe fondamentali quali la Cultura, la Pubblica Istruzione e il Personale.
Lo scrivente aveva appena illustrato una mozione attraverso la quale, a causa dell'emergenza Covid e come già deciso da altri numerosi enti locali sia teramani che italiani, si chiedeva “la devoluzione delle indennità degli amministratori alle misure di sostegno e supporto alle fasce deboli, da attuarsi per il tramite dell’Assessorato alle Politiche sociali e socio-assistenziali del Comune di Teramo che provvederà ad individuare le situazioni di maggiore criticità ed urgenza cui destinare gli importi conferiti”. In particolare la richiesta, invero piuttosto modesta, era quella di devolvere una sola mensilità di stipendio degli assessori e i gettoni di presenza di 5 sedute dei consiglieri comunali per le esigenze dei più bisognosi. E' quanto scrive il consigliere comunale di Teramo Luca Corona.
A tale riguardo prendeva la parola l’assessore Core il quale, dopo il solito sproloquio condito ripetutamente della parola “strumentalizzazione” che oramai viene usata come un mantra per respingere qualunque argomentazione sia tecnica che politica, definiva pubblicamente in aula e al microfono la mia richiesta con le seguenti testuali parole: “Questo schifo di mozione”. Subito il Presidente del Consiglio Alberto Melarangelo stigmatizzava l’assessore richiamandolo ad un tono più consono all’Assise civica, senza purtroppo riuscire a calmare né a far porgere le dovute scuse al suddetto membro della Giunta.
Il dramma è che l’oggetto della polemica è una mozione niente affatto peregrina, in quanto già presentata, discussa e approvata in centinaia di enti pubblici locali e nazionali, sovente di appartenenza centrosinistra, per cui appare del tutto fuori luogo che si infanghi una legittima proposta che non è isolata nel Comune di Teramo, bensì è stata condivisa in maniera bipartisan dalle Alpi alla Sicilia in enti pubblici di qualunque colore politico.
Nel corso di questi due anni, sono parecchi gli episodi di sgarbi istituzionali e di inequivocabile maleducazione dei quali si è reso protagonista il predetto assessore, sia in varie sedute di commissione consiliare che nelle sedute del Consiglio, e mi limito solo a rammentare il contegno riprovevole serbato dallo stesso durante il minuto di silenzio stabilito per il ricordo dei Martiri delle Foibe.
Consentire ulteriormente che una persona di tale boria oltraggi il proprio ruolo non in maniera sporadica o casuale, bensì con metodo costante e senza pentimenti, è inaccettabile poiché lede il prestigio dell’intera Amministrazione comunale.
Pertanto, sono a chiedere formalmente e pubblicamente le dimissioni dell’assessore Andrea Core e, nel caso egli non abbia intenzione di rassegnarle, chiedo direttamente al sindaco di revocare le deleghe assegnate e di estrometterlo dalla Giunta comunale, a tutela della Giunta stessa e di tutta la comunità teramana che non merita ulteriori accessi d’ira e di volgarità che recano discredito a tutti, conclude Corona.