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di Carlo Di Marco

Si leggono sulla stampa locale del 09 luglio brevidichiarazioni dell’Assessore Giampiero Di Candido, sulle quali, in qualità di Presidente del Forum cittadinsvoltosi nei giorni 11 e 12 gennaio 2020, e in qualità di Presidente della Consulta per la democrazia partecipativa, solo per chiarezza, alcune riflessioni mi sembrano utili e forse necessarie.

Una breve premessa. La riuscita del Forum dell’11 e 12 gennaio scorsi, apprezzato da tutte le parti (da ultimo nell’Assemblea del quartiere del Lido dell’8 luglio u.s.), è stata possibile per l’impegno disinteressato e gratuito, volontario e spontaneo di centinaia di cittadini e di un’Associazione che ha affiancato e gestito tutto il percorso gratuitamente preparando e formando professionalità che non esistono. L’evento è su tutti i siti istituzionali delle forme associative che si occupano di partecipazione popolare ed ha avuto risonanza nazionale.

Detto questo, tuttavia, nelle menzionate dichiarazioni dell’Assessore Di Candidose, da un lato, si risponde ad alcune affermazioni di un raggruppamento politico (in queste non entro perché non è mio compito), si afferma però che nei tavoli di lavoro si sarebbe tentato di mettere in cattiva luce uno dei tre progetti presentati senza specificare chi e quando questo avrebbe fatto. È del tutto evidente che questa carenza di chiarezzapotrebbe delineare persino una surrettizia accusa di parzialità da parte di questa Presidenza e della squadra di facilitatori appositamente preparati e formati dall’Associazione Demos per la riuscita dell’eventoAvrei potuto sorvolare su questo rilievo, ma l’affermazione è fatta da chi in una trasmissione televisiva locale (registrata), nei giorni successivi al Forum ebbe modo di affermare che durante il procedimento deliberativo in questione gli fu “impedito di parlare”. Cosa falsa. Non risposi all’epoca per delicatezza, ma raddoppiare la confusione comincia diventare un po’ pesante. Senza illudermi che ci sarà, mi aspetto dall’Assessore chiarezza su entrambe le questioniperché al Forum c’erano centinaia di cittadini.

Affermazione ben più preoccupante, invece, è nel prosieguo del virgolettato riportato nell’articolo: “[r]ibadisco che il progetto di restauro di piazza Dalmazia è così e tale rimane”.“Ribadisce” lui, provando a smontare anche i buoni propositi dell’Assemblea popolare Lido dell’8 luglio a cui ha partecipato in silenzio! Spontaneamente vengono due domande: È questa la risposta a quel grande eventoInoltre, ammesso che sia questa, deve essere datadall’Assessore Di Candido? Andiamo per ordine.

Con Pec regolarmente protocollata il giorno 3 marzo 2020, in qualità del Presidente del Forum ho inviato le risultanze dello stesso sotto forma di “Proposta Popolare” al Sindaco, non all’Assessore Di Candido che per regolamento e per norme votare in Assemblea plenaria di apertura proprio non c’entra. Chi deve dare riscontro è il Sindaco che non ci ha ancora risposto. Certo perché la materia è degna di approfondita riflessione e sono certo che il Sindaco risponderàanche negativamente soprattutto con altro tono, argomentando compiutamente “pur se in forma sintetica” per rispetto dei cittadini che hanno animato quell’evento e come è dovuto per regolamentoLe risultanze di un evento della portata di quello che si è svolto nei giorni 11 e 12 gennaio scorsi, che ha coinvolto così tanta energia e passione popolare, tanto volontariato e tanta buona volontà, non può essere liquidato in una battuta secca e risolutiva (per non usare altri aggettivi) come quella delDi Candido. Esse possono essere anche disattese dall’Amministrazione comunale poiché comunque di una serie di proposte, alla fine, si tratta, ma come da norme regolamentari esse devono essere riscontrate e argomentate, spiegandole possibilmenteai cittadini in una di quelleassemblee mensili che il Sindaco dovrebbe puntualmente convocare.

Concludo serenamente dicendo: non credo che la risposta al Forum cittadino da parte del Sindaco, unico titolato ad esprimersi in merito, sia la stessa dell’avventato Assessore,ma se così fosse, purtroppo, dovremmo davvero pensare che in questa Città fra politica e partecipazione popolare il fossato sia ancora molto grande.