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Regione e Asbuc (Amministrazione seperata dei beni ad uso civico di Pietracamela) si incontreranno giovedì mattina in Provincia per una riunione convocata dal presidente, Diego Di Bonaventura. 
 
Il Dipartimento Infrastrutture, trasporti e mobilità ha comunicato alla Provincia e a tutti i soci della Gran Sasso teramano l'avvio del procedimento per la sospensione dell'autorizzazione al "pubblico esercizio" degli impianti di risalita di Prati di Tivo. Una decisione assunta in seguito al rilievo del mancato pagamento dei canoni spettanti all'Amministrazione Separata, anche lei socia della Gran Sasso Teramano per l'affitto dei terreni attraversati dagli impianti stessi, e dell'intenzione dell'Asbuc di risolvere il contratto di concessione. 
 
"Una situazione che va superata e dobbiamo trovare il modo per farlo, sono preoccupato per la sorte dei Prati di Tivo che non è un patrimonio teramano ma della regione e dell'intera Italia - commenta il presidente Di Bonaventura - è chiaro che occorre risolvere un nodo finanziario che arriva da lontano, noi abbiamo trovato una società in liquidazione, gli enti per legge non possono saldare i debiti delle partecipate e ci sono procedure che vanno rispettate. Per questo dobbiamo decidere insieme, tutti i soci, come procedere. Confido nel buon senso di tutti e soprattutto nel fatto che abbiamo un obiettivo comune che non è solo quello di far sopravvivere a stenti la stazione turistica ma di rinsaldarla e rilanciarla con un piano, più volte presentato, a lungo termine".
 
Alla riunione parteciperà il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega ai trasporti pubblici locali, mobilità, lavori pubblici, infrastrutture, Umberto De Annuntiis; il presidente dell'Asbuc, Paride Tudisco e il vicepresidente della Provincia, Alessandro Recchiuti, che in questi mesi ha partecipato alle assemblee della Gran Sasso teramano delegato dal Presidente._full_IMG-20200522-WA0013.jpg