“L'utilizzo del canale ufficiale di Regione Abruzzo per scagliarsi contro il Governo nazionale, è l'ultima ingerenza di un centrodestra che sfrutta a uso e consumo della propaganda anche gli strumenti creati per fornire informazioni di servizio ai cittadini. È un comportamento vergognoso da parte di una maggioranza che, a quanto pare, si dimostra incapace di distinguere tra comunicazione politica e istituzionale, piegando ogni strumento possibile ai propri scopi propagandistici. Sono stati perfino bannati numerosi commenti di sdegno dei cittadini sotto al post, perché, evidentemente, nella regione che immagina il centrodestra non c'è spazio il dissenso. Un caso simile era già successo con i canali social della Asl 02, che in passato hanno rilanciato post politici firmati dal Presidente Marsilio. Davanti a questo nuovo caso non rimarrò in silenzio, e sono pronta a depositare un'interpellanza in Consiglio regionale per pretendere la massima correttezza da Regione Abruzzo nello svolgimento del proprio operato”.
Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Siamo ormai tristemente abituati a una comunicazione sbagliata nei tempi e nei modi. L'annuncio della zona rossa in Abruzzo ne è l'ultima prova. Abbiamo letto dichiarazioni sui social di membri della Giunta che annunciavano la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, salvo poi essere smentiti il giorno dopo dai provvedimenti firmati da loro stessi. È stata perfino fatta circolare nelle chat e su internet una bozza sbagliata dell'ordinanza che ha istituito la zona rossa. Un “bignami” di inadeguatezza. Una sorta di bipolarità le cui conseguenze al centrodestra o non interessano o vengono semplicemente ignorate. Ma una maggioranza seria non dovrebbe far finta di niente davanti al panico causato da questi comportamenti nella cittadinanza, nei genitori che non conoscevano le sorti del proseguimento del percorso scolastico dei figli, e in tutti quegli abruzzesi che si sono recati nei supermercati per fare scorte quando non era evidentemente necessario”.
“In tutto questo, come se niente fosse, il Presidente Marsilio si presenta in Consiglio regionale cercando di far credere alla cittadinanza che non ha mai sbagliato niente. Mentre chiede a noi il silenzio davanti alla disorganizzazione cronica che regna in Regione, lui fa ospitate quotidiane nelle reti nazionali per scaricare tutte le colpe sul Governo nazionale, evitando accuratamente di assumersi ogni tipo di responsabilità. Voglio ricordare a Marsilio che la campagna elettorale è finita da un pezzo: è Presidente di Regione da un anno e mezzo e ancora nessuno ha visto soluzioni per i problemi degli abruzzesi. Meno propaganda e più fatti”, conclude.