A seguito di numerosi segnalazioni pervenute al Partito Nazionale Rom e Sinti per un' intervista rilasciata dall'assessore Di Bonaventura,
Nel momento in cui l'Italia intera si sta mobilitando per aiutare i profughi ucraini, l'assessore, non soltanto utilizza il termine "zingari" che di per sè evoca alla mente scenari che speravamo passati, ma lo fa accostandolo al termine MAFIA, quasi a volerne stigmatizzare una fungibilità. Tutto ciò nel corso di un'intervista televisiva appunto relativa ad una palizzina confiscata alla criminalità da riutilizzare a fini sociali. Questo é, semplicemente, inaccettabile e disgustoso! Denota una non soltanto una mancanza di informazione culturale riguardo al popolo rom Italianissimo definendolo “zingaro” ma la cosa più grave detta poi da un esponente del PD !!!!!!
Lo urliamo al Ministero dell'interno, che dispone della palazzina, all’Unar Ufficio anti discriminazioni Razziali presso il Ministero delle Pari Opportunità e a tutti i cittadini ONESTI, di ogni nazionalità. Queste odiose parole puramente di stampo discriminatorio non ha altro effetto se non quello di alimentare l’odio razziale nei confronti di un intera l’etnia rom in Italia. Chi delinqua ha un nome e cognome !!!! Non si può far ricadere l’errore del singolo su un intera Comunità.
Per questo richiediamo al sindaco di Teramo di valutare ogni più opportuna iniziativa, ricordandogli che l'integrazione passa anche e soprattutto nella conoscenza e nel saper riportare informazioni giuste
Giulia Di Rocco
Presidente Partito Nazionale Rom e Sinti in Italia