Torna a parlare delle indennità del sindaco e degli assessori il gruppo di Identità Culturale Rosetana. Il tema era stato già sollevato durante un Consiglio comunale del febbraio scorso in riferimento all'accantonamento di fondi per il recupero dei lasciti non più custoditi nella Villa Comunale. «L'intento nostro – spiega il già consigliere William Di Marco – è quello che già abbiamo spiegato in altre occasioni, vale a dire che non vogliamo fare polemiche sterili, ma essere utili alla politica, affinché molti che oggi sono distanti dall'agire amministrativo e non si recano più alle urne siano riavvicinati con gesti importanti e soprattutto coerenti. Nella passata Amministrazione gli allora consiglieri Nugnes e Marcone presentarono una mozione a firma congiunta dove si richiedeva la riduzione del 10% degli stipendi del sindaco Sabatino Di Girolamo e degli assessori. L'intervento, durante la discussione, fu molto dettagliato. Addirittura Mario Nugnes rimarcò una promessa solenne: qualora fosse stato eletto nella maggioranza, avrebbe fatto quello che in quel momento con la mozione richiedeva. Le parole testuali furono: "Lo posso dichiarare oggi [...] voterò favorevole. La politica è un servizio, non è populismo, non ce l'ha ordinato il medico". La promessa solenne fu argomentata anche con la frase finale: "Il di più viene dal maligno", proprio a sentenziare che non si fa politica per i soldi, ma per servizio. Noi crediamo – conclude Di Marco – che chi ha delle responsabilità, debba essere remunerato e che questo modo di agire demagogico non ci appartiene. Tuttavia quelle parole pronunciate in Consiglio debbono oggi essere convertite in atti concreti. Inoltre, l'allora abbattimento del 10% delle indennità, data la crisi enorme che vivono gli Italiani oggi e dato anche gli aumenti di stipendio che la Giunta intera si è accordata a partire dal primo gennaio 2022, potrebbe anche essere maggiore: in Italia già ci sono state Amministrazioni che hanno decurtato di molto gli emolumenti». Pure il coordinatore Flaviano De Vincentiis sottolinea l'aspetto della coerenza: «Crediamo che il sindaco e gli assessori abbiano oggi una buona occasione per rispettare quanto annunciato e promesso solennemente nella passata consiliatura. A suo tempo personalmente definii questo atteggiamento di Marcone e Nugnes molto populistico, tuttavia se vogliamo che gli elettori non rimangano delusi dalle tante promesse che spesso non trovano rispondenza nei fatti, questa è veramente una buona occasione. E poi il gesto, cioè quello di destinare i fondi alla cultura (che potrebbero essere dai 20 ai 30mila euro l'anno di risparmio), sarebbe molto apprezzato dagli elettori. Dopo tante contraddizioni della Giunta Nugnes, che vanno dalla tassa di soggiorno alle affermazioni su Villa Clemente ed altro ancora, la riduzione delle indennità verrebbe molto apprezzata dall'intera cittadinanza». «Per noi – dichiara Franco Di Giorgio di Identità Culturale – non è un modo per fare polemica, non è il nostro stile e non ci piace la bagarre. Qui c'è una promessa solenne del sindaco e del suo vice, che da consiglieri presentarono una mozione. Oggi il loro gesto è atteso da molti, soprattutto dai giovani, i quali si aspettano concretezza e non la solita demagogia di certi politici sempre meno credibili. Ma sappiamo che non è il caso né di Marcone né di Nugnes».