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dalfonsoLa revisione del PNRR proposta dal governo Meloni allUnione Europea è esiziale per lAbruzzo, poichétoglie al territorio 555,4 milioni di euro, annullando ben 1.861 progetti. In realtà la cifra complessiva ammonta a 629 milioni, in quanto diversi enti hanno cofinanziato le opere con risorse proprie o di altra provenienza.

Va ricordato che lambito regionale ha già subìto un devastante taglio dei fondi PNRR per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, cui il governo ha tolto 1 miliardo 465 milioni tra giugno e luglio scorsi.

Le misure definanziate riguardano:

la messa in sicurezza del territorio, il miglioramento dellilluminazione pubblica elefficientamento energetico degli edifici(1.723 progetti per un valore totale di circa 392 milioni);
la riqualificazione del contesto sociale e ambientale delle città (69 progetti per 165 milioni)
il miglioramento i servizi nelle aree interne (55 progetti per 39,4 milioni)
la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie (13 progetti per 8,5 milioni).

A livello provinciale- spiega il sito Openpolis - è Chieti il territorio in cui rischiano di saltare i progetti con limporto totale più consistente (218,1 milioni). Seguono le province di Teramo(192,2), LAquila (158,7) e Pescara (114,4). 

A livello comunale sono le città capoluogo ad essere più penalizzate. Al primo posto troviamo Teramo con 10progetti a rischio per un valore complessivo di circa 33 milioni di cui 24,8 provenienti dal Pnrr. Seguono Pescara (27 progetti per 28 milioni quasi interamente Pnrr) e Chieti(12 progetti per 20,6 milioni, anche in questo caso quasi totalmente provenienti dal piano). LAquila vedrebbe un taglio di 5 progetti, per importi totali pari a 20,1 milioni di euro, ma di cui solo 340mila di provenienza Pnrr.

Ci sono poi altri 5 Comuni che hanno progetti a rischio per un valore complessivo superiore ai 10 milioni. Si tratta di Montesilvano (25 progetti per 15,7 milioni), Martinsicuro (12 progetti per 14 milioni), Roseto (9 progetti per 12,9 milioni), Avezzano (17 progetti per 12,3 milioni) e San Salvo(10 progetti per 10,5 milioni). Altri 231 Comuni hanno progetti a rischio per un importo superiore al milione di euro.

Alcuni esempi di tagli eclatanti: aTeramo rischiano di saltare i progetti finalizzati al recupero del teatro romano (11,6 milioni) e per il teatro comunale (11,7 milioni); a LAquila potrebbero svanire gli interventi di riqualificazione del campo da rugby di Centi Colella (170mila euro); a Pescarasarebbero annullati la riqualificazione del lungofiume nord e sud (4 milioni), del lungomare (2 milioni) e di corso Umberto e piazza Sacro Cuore (1,5 milioni); a Chieti andrebbero in fumo il recupero di palazzo Massangioli e del cinema Eden (4,3 milioni), la rifunzionalizzazione delle ex scuole Nolli e di piazza De Lauretis (3,3 milioni) e la riqualificazione del Supercinema (750mila euro).

Fra le altre opere di notevole impatto troviamo poi un intervento da 4,1 milioni di euro a San Giovanni Teatino per la realizzazione del secondo lotto di un polo per linfanzia. Un progetto da 3,7 milioni invece era previsto a Guardiagrele e prevedeva lavori di consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico in diverse frazioni.Per quanto riguarda la misura legata alla valorizzazione delle aree interne, salterebberodue progetti del valore totale rispettivamente di 3 e 2,5 milioni di euro. Il primo, nel comune di Lanciano, riguarda il recupero dellex calcificio Torrieri per la creazione di una struttura destinata a servizi socio-culturali. Laltro progetto a rischio definanziamento invece si trova a Vasto e consiste in un intervento di ristrutturazione delledificio sede del Comune.

Di fronte a queste cifre - che sono numeri veri e non chiacchiere da conferenza stampa - diventa palese lincapacità dimostrata dallesecutivo guidato da Giorgia Meloni nel gestire il fiume di risorse che lUnione Europea ha destinato allItalia grazie ai governi Conte 2 e Draghi. 

Il centrodestra non ha una classe dirigente allaltezza e lo sta palesando ogni giorno sia a livello nazionale che regionale: si pensi al fatto che in Abruzzo Marsilio e soci in 55 mesi non solo non sono riusciti ad aprire un solo cantiere, ma stanno persino facendo affondare laeroporto e la linea ferroviaria Roma-Pescara. 

Quanti danni dovremo patire prima che questi campioni della distrazione vadano a casa?

On. Luciano DAlfonso