“Rispettiamo l’ordinanza, ma non la condividiamo perché la delibera non ha discriminato nessuno”. È quanto si legge in una nota dell’amministrazione di Montorio al Vomano, dopo la decisione del giudice che prevede un risarcimento di mille euro per le associazioni che hanno fatto ricorso. “Ricordiamo che gli uffici comunali nello scrivere la delibera avevano indicato requisiti ripresi da altri bandi e bonus nazionali, utilizzati cioè fino a qualche mese prima dallo Stato italiano per poi adeguarsi, con una nuova delibera, alle più recenti normative. Di più, la delibera sui bonus scuolabus e mensa gratis era stata ampliata a tutti i residenti e i domiciliati nel Comune di Montorio, dopo aver valutato l’opportunità di ampliarla ancor più. Siamo stupiti, pertanto, delle considerazioni inserite nell’ordinanza. Nessuno è stato mai escluso dal bonus scuolabus per la cittadinanza. Il Comune non ha discriminato nessuno – si ribadisce nella nota –. Su Montorio si era scatenato un inutile polverone politico da campagna elettorale. Su tanti ricorsi fatti dall’opposizione e da varie associazioni a diversi soggetti istituzionali, con cui il Comune ha chiarito le proprie ragioni, ci lascia perplessi che il Tribunale di Pescara abbia accolto quelli di due associazioni che chiedevano 20 mila euro per loro stessi. Il Tribunale ha riconosciuto loro solo mille euro. Evidenziamo che sia il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia il Difensore Civico Regionale avevano compreso e accolto le nostre osservazioni, trovando che non ci fosse nulla da eccepire rispetto al nostro operato. Addirittura il Direttore Generale dell’UNAR si era complimentato con il Comune, sottolineando l’attenzione nei confronti delle fragilità e le numerose e importanti iniziative messe in atto dall’amministrazione comunale in favore delle famiglie, in particolare quelle più bisognose. Tutte le persone in difficoltà, infatti, sono prese in carico dai servizi sociali del Comune, al di là di tutti i bonus e gli aiuti introdotti dalla nostra Amministrazione (asili nido, nuovi nati, scuolabus, mensa, campus, attività sportive, taxi sociale…). Ricordiamo che prima i servizi sociali non esistevano neppure a Montorio o meglio erano da remoto in un altro Comune a 10 minuti di auto, oggi ci sono e funzionano. Il Comune farà certamente ricorso perché l’ordinanza è offensiva verso il grande spirito di solidarietà montoriese. Attualmente circa 200 famiglie usufruiscono del bonus scuolabus senza alcuna discriminazione”.