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La Sindaca Casciotti ha fatto prevalere in queste ore una forma di disprezzo
istituzionale senza precedenti proprio nel momento in cui il Governo Centrale giunge
nella nostra Regione per destinare ai nostri territori fondi europei di importanza
cruciale per le economie, per il sistema infrastrutturale e, nello specifico, per la
realizzazione della barriera orizzontale posta a protezione della nostra costa
martoriata dall’erosione.
E’ prevalsa in questo momento potenzialmente positivo per i destini della nostra città,
la faziosità politica della nostra Sindaca e dei suoi accoliti del Partito Democratico
che hanno voluto negare alle parti politiche tutte, alla cittadinanza, alle associazioni
degli imprenditori, al mondo del volontariato, la dovuta rappresentanza istituzionale
in un momento decisivo per il futuro della Regione e della citta che tutti ci accomuna.
La Sindaca ha deciso che la nostra città doveva rimanere silente e distante dai luoghi
ove si discutevano gli investimenti per lo sviluppo del settennio 21/27, non
individuando nessun esponente di maggioranza o di minoranza che potesse
presenziare alla firma dell’accordo sulla destinazione dei fondi in ragione anche delle
aspettative di Alba Adriatica, sempre più lontana ed isolata dal contesto dei luoghi
dove si discutono e programmano le linee di sviluppo futuro delle città amministrate.
Ella è stata travolta dal proprio pregiudizio politico sempre più evidente e manifesto
nel corso di questi anni. Si è semplicemente deciso che Alba Adriatica non dovesse
esserci né avrebbe dovuto rappresentarsi, tradendo persino gli indirizzi e gli accordi
ratificati dalle famose triplici delibere del 2019 che stabilivano sui tre comuni
dell’unità fisiografica 01, la comunione degli intenti e lo spirito di cooperazione per i
temi legati alla risoluzione del problema dell’erosione. Tortoreto con il Sindaco
Piccioni e Martinsicuro con il Sindaco Vagnoni erano presenti all’Aquila.
Proprio Alba Adriatica, che fu sede dell’annuncio di quell’accordo per l’unità di
intenti, ha deciso di non inviare un proprio rappresentante.
Nessuna stretta di mano, dunque, con gli altri Sindaci per un risultato atteso per oltre
tre decadi e finalmente raggiunto.
Ci chiediamo perché questa amministrazione ritenga giusto continuare ad isolare
istituzionalmente Alba Adriatica nel momento in cui si decidono, proprio attraverso
azioni di concertazione, il futuro delle nostre città e dei nostri territori?
Con questa attuale classe di amministratori albense, incapace di esprimere
correttamente il proprio ruolo istituzionale, quanto ritardo ancora sarà accumulato
dalla nostra città rispetto ai paesi circostanti che non mancano di cogliere occasioni
proficue interloquendo correttamente coi livelli istituzionali superiori?

IL GRUPPO CONSILIARE
SIAMO ALBA