Tutte le forze del patto per l’Abruzzo sono riunite intorno alla figura di Luciano D’Amico per rilanciare e costruire un progetto alternativo alle destre. A partire da un’opposizione molto serrata, seria e concreta, il Partito Democratico vuole essere nel consiglio regionale l’infrastruttura che rafforza e cementa la coalizione. Fuori dal consiglio, nei territori, in ogni angolo della nostra regione, la nostra sfida sarà quella di essere ancora più presenti, più vicini alle persone, più attenti a recepire le molte esigenze dei cittadini e trasformarle in proposte politiche in grado di rendere più efficace la nostra attività di opposizione.
Riconosciamo a Luciano D’Amico il ruolo di guida e punto di riferimento di una coalizione che resta coesa per il bene dell’Abruzzo. La nomina di Sospiri - partorita tra ripensamenti e assenze - dimostra che nel merito e nel metodo la destra non propone alcun genere di discontinuità così come la nomina dell'assessore Verì, alla salute, rappresenta qualcosa di già visto con i problemi enormi sulla sanità di tutti i giorni.
Di fronte all’irresponsabilità di questa maggioranza, che già litiga e si divide su questioni di potere di cui ai cittadini non interessa nulla, noi dobbiamo invece assumere un atteggiamento di umiltà e responsabilità: l’Abruzzo ha bisogno di un consiglio regionale che si occupi dei tanti problemi aperti e di rilanciare una regione ferma da troppo tempo.
Il discorso programmatico di Marsilio è stato deludente e lontano dai problemi degli abruzzesi: non può essere una priorità iniziare la legislatura regionale parlando di legge elettorale regionale e del numero degli assessori della giunta regionale.
Per noi la priorità è incalzare il governo nazionale sul fondo nazionale per la sanità, sulle infrastrutture strategiche che sono state definanziate, sull'agricoltura e sull'opposizione al disegno di autonomia differenziata, che non può vedere la nostra Regione assecondare lo Spaccaitalia di Calderoli e della presidente Meloni.
Sull'idea di un Abruzzo che deve sostenere le priorità di Roma noi non ci stiamo dunque e dal prossimo consiglio regionale ribadiremo le priorità per la nostra terra.
Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico d’Abruzzo
Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale