Rimango esterrefatto dalla notizia, comunicatami dallo stesso Valdo Di Bonaventura nella giornata di ieri intorno alle 13, circa la sua esclusione dalla Giunta Comunale dopo sei anni di continuo e duro lavoro profuso per la città e per noi tutti cittadini con grande senso umano e di passione.
Il nostro gruppo, Teramo Vive, non può tirarsi indietro di fronte alla forte necessità di un confronto serio e a tratti duro, vista la grande responsabilità di questo risultato, che penalizza un progetto nato ben sei anni fa e che porta, su tutti, proprio il nome di Valdo.
Come gruppo consiliare avremmo bisogno di guardarci negli occhi e dirci come stanno davvero le cose, perché per essere chiari nei confronti dei cittadini bisogna essere chiari prima tra di noi.
Ad oggi posso dire che ancora non abbiamo avuto questo confronto, che sarebbe stato più consono fare tempo fa, ma che dovrebbe esserci ad ore. Non posso far altro che incitare perché questo avvenga nella più sincera trasparenza.
Io sono cresciuto nella convinzione che la politica debba avere al centro la coerenza e questo caso merita che si metta nero su bianco se c’è o meno unità di intenti, che parta innanzitutto dalla figura e dalla persona dello stesso Valdo, passando per i temi che hanno composto il programma di Teramo Vive e della stessa coalizione del Sindaco D’Alberto, senza disdegnare una divisione delle strade con chi non senta più la necessità di perseguire il percorso prefissato.
Michele Raiola