“Ci spiace dover intervenire nuovamente sulla questione delle case Ater di via Adamoli, ma le dichiarazioni della Presidente Maria Ceci impongono un chiarimento. A fronte di un’ordinanza del Sindaco Gianguido D’Alberto, che è sempre stato vicino ai residenti, pubblicata il 7 giugno e che ordinava all’azienda di edilizia residenziale pubblica di provvedere alla messa in sicurezza dell’area mediante pulizia, sanificazione e rimozione dei rifiuti dalle aree condominiali, scaturita a sua volta da un sopralluogo effettuato dall’Ufficio Ambiente che aveva evidenziato una situazione di degrado e di incuria a causa della presenza di rifiuti di diversa natura all’interno delle stesse aree, l’ATER si è dimostrata inadempiente. Così il Comune, a fronte di una situazione di rischio igienico-sanitario, si è sostituita all’azienda provvedendo ad effettuare l’intervento. Non ci risulta, ad oggi, che l’ATER abbia fatto ricorso al TAR contro l’ordinanza, pur avendone facoltà. Di conseguenza le dichiarazioni della Presidente Ceci sono da rigettare al mittente”. Così l’Assessore all’Ambiente Graziella Cordone, intervenendo sulla situazione della palazzina ATER di via Adamoli.
“Rileviamo in ogni caso – conclude l’Assessore – che non possono certo essere i residenti a pagare ulteriormente, visti i disagi che hanno già dovuto affrontare in questi anni. Da parte del Comune c’è sempre stata la massima disponibilità a collaborare e a individuare soluzioni che potessero tutelare tutti, a partire dagli inquilini che da tempo vivono in una situazione particolarmente difficile. E’ a loro che l’Ater dovrebbe chiedere scusa”.