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comune alba adriatica municipioIn data 30 luglio 2024 il nostro gruppo consiliare ha deciso di
abbandonare l'aula durante la seduta del consiglio per protestare contro la
mancanza di diritto di replica non concessa dal Presidente sul tema
sicurezza.
Abbiamo deciso di portare all’attenzione del consiglio comunale la
problematica che sta investendo la comunità, il sistema economico e
l’ordine sociale del nostro paese.
Abbiamo fornito una puntuale analisi sulle vicende, sui risvolti
cittadini, sulla necessità di maggior controllo, sulla valutazione degli
strumenti messi in campo rivelatisi purtroppo inefficaci.
Per noi questo è il servizio di indagine e confronto che svolgiamo a
nome della cittadinanza che rappresentiamo e che ci chiede soluzioni ed
approfondimenti.
Di fronte a temi di tale gravità che comprendono risse, alcolismo
adolescenziale e violenze su minori abbiamo trovato un clima
incredibilmente ostracista ed offensivo.
Il Sindaco ha più volte interrotto il nostro intervento contestandolo,
non permettendo al consiglio di seguire il filo logico del discorso,
addirittura abbandonando l’assise rifiutandosi di ascoltare la minoranza.
Il Presidente del consiglio non ha fatto altro che cercare di giustificare
la condotta inaccettabile del sindaco che su un tema tanto importante ed
attuale ha tentato di rigettare la discussione.
Sono seguite offese, siamo stati definiti pagliacci, comizianti,
maleducati in un clima surreale ed indegno per l’assise che rappresentiamo
e che ci ospita pro tempore.
La nostra protesta silente è stata una risposta diretta alla decisione
del Presidente di non permetterci di intervenire, ulteriormente, su temi
scottanti e attuali, limitando, di fatto, il nostro diritto fondamentale di
espressione e partecipazione attiva al dibattito consiliare, lasciando, invece
spazio alle gratuite reazioni aggressive, ingiuriose ed offensive da parte del
Sindaco e di alcuni esponenti della maggioranza.
Riteniamo che il diritto di parola sia essenziale per un confronto
democratico e costruttivo all'interno del consiglio comunale e non siamo
più disposti a subire atti di ostruzionismo da parte della Presidente alla
quale ricordiamo, qualora ci fosse bisogno, il suo ruolo di garante
dell’espressione di parola di tutti i consiglieri e non solo di quelli della
maggioranza.
Il clima di tensione creato dal Sindaco, così come gli sberleffi da parte
del vicesindaco Pulcini, hanno ostacolato la nostra capacità di portare un
significativo e pacato contributo su una tematica complessa, tra l’altro resa
pubblica da diverse testate giornalistiche, quale quella della movida locale
animata da adolescenti esposti ad ogni rischio di dipendenza con
conseguenziale e grave nocumento alla pubblica sicurezza, alla comunità,
al patrimonio pubblico e alla rete commerciale nonché all’immagine di una
cittadina.
Per questi motivi, abbiamo deciso di abbandonare l'aula in segno di
protesta, sperando che tale gesto porti ad una riflessione più approfondita
e pacata sulla necessità non solo di garantire a tutti i consiglieri il diritto
di esprimere le proprie opinioni, ma anche di attuare una politica seria,
scevra dai personalismi e dagli egocentrismi e che promuova e attui azioni
concrete e virtuose quali quelle di ottenere un capillare controllo
dell’illegalità e l’istituzione di tavolo di confronto sulla pubblica sicurezza.
È doveroso riconoscere e salvaguardare i diritti di una cittadinanza che
vive quotidianamente il disagio e i soprusi derivanti da un sistema turistico
che è al collasso in una città che assume, sempre più, i connotati di un luogo
insicuro, violento e abbandonato a sé stesso.
Il gruppo consiliare Siamo Alba resta aperto al dialogo e auspica una
maggiore consapevolezza della tematica ed una più ampia partecipazione
anche da parte delle anime silenti della maggioranza e che si attivi,
inderogabilmente, un fervido e dinamico civismo al fine di fronteggiare
insieme le problematiche che impediscono una fattuale risoluzione del
fenomeno.

IL GRUPPO CONSILIARE
SIAMO ALBA