“Pronti ad incatenarci per difendere la Pinacoteca”… patriotteggia Filipponi. “Giù le mani da Teramo”, gli fa eco il Sindaco. Provocati dal consigliere Andrea Core, che chiede di sapere quali siano le verità della “guerra” in corso con l’Asp1, sia per quello che riguarda il debito da 790 mila euro, che oggi il Commissario Canzio ha rivelato quale risposta al decreto ingiuntivo da 200 Mila euro del Comune; sia soprattutto sul caso delle 160 opere d’arte, prestate dall’Asp (alloga Fondazione Ventilj) 80 anni fa e mai restituite. Opere che il Comune non ha alcuna intenzione di restituire, perché sono “l’80 per cento dei beni della Pinacoteca” spiega l’assessore allq Cultura, ventilando il rischio di una spoliazione “contro la quale tutti devono battersi, in nome della difesa della cultura teramana”, continua Masaniello Filipponi. Il Sindaco, dal canto suo, spiega che “ Il presunto debito da parte del Comune nei confronti dell’ASP 1 relativo al pagamento delle rette, di cui parla il commissario Canzio e che peraltro risalirebbe ad alcune annualità fino al 2016, periodo in cui era assessore comunale, non è sostanziato da alcun atto, così come confermato dai nostri uffici. Al contrario, come rilevato sempre da questi ultimi, al 2020 il nostro ente vantava un credito nei confronti della casa di riposo di 56.697 euro, frutto della differenza tra le quote versate e quelle realmente dovute”.
“Da una prima ricognizione abbiamo verificato, sulla scorta dei mandati dal 2003 al 2019, come il Comune di Teramo abbia versato all’ASP 1 una somma pari a oltre 1.600.000 euro di rette – sottolinea l’Assessore al Bilancio – così come è stato regolarmente pagato quanto dovuto in questi ultimi anni fino al 2024. Ad oggi non vi sono atti che attestino alcun credito vantato dalla ASP1 nei confronti dell’ente. Per quanto riguarda la TARI, non vi è stato alcuna opposizione al decreto ingiuntivo, riconoscendo di fatto il debito nei confronti del Comune. C’è inoltre un'ingiunzione per altri 200.000 mila euro, rispetto ai quali non è stata concessa la rateizzazione in quanto a fronte dell'entità della somma sarebbe stata necessaria una fideiussione che la ASP ha ritenuto di non sottoscrivere”.
L’Amministrazione, nel precisare la propria posizione evidenzia che “il Comune, proprio perché ben consapevole della situazione di difficoltà che vive da tempo l’Azienda per i servizi alla persona, continuerà ad esserle vicino, come ha sempre fatto, e a tenderle la mano. Siamo sempre aperti al dialogo e a individuare eventuali azioni che possano aiutare la ASP a superare i problemi e invitiamo la Regione a intervenire per garantirle un reale supporto”.
Per quanto concerne invece la questione relativa alle opere della collezione Ventilj, il Sindaco ricorda come siano ospitate all’interno della Pinacoteca civica in forza di un rapporto con la stessa Fondazione, strutturato bene 80 anni fa.
“Si tratta di un patrimonio della città Teramo e che, nel rapporto con la Pinacoteca, è stato e continua ad essere valorizzata come merita – conclude il primo cittadino – il nostro obiettivo è sempre stato e resta quello di trovare un’intesa con la ASP 1, che nel rispetto delle esigenze dell’azienda consenta alla cittadinanza di poter continuare a fruire della collezione e al Comune di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico cittadino”.
GUARDA IL DIBATTITO SULLE OPERE DELLA ASP