L’atteggiamento del governo Meloni nei confronti dell’Abruzzo è evidente da tempo, fin da quando hanno deciso di tagliare i fondi alla Roma-Pescara (600 milioni già stanziati), con Marsilio e la sua giunta nelle vesti di spettatori plaudenti. La strategia governativa del “levare all’Abruzzo e mettere da qualche altra parte” oggi si arricchisce di un altro vergognoso capitolo.
In buona sostanza tolgono soldi alla messa in sicurezza dell’autostrada quando invece dovrebbero stanziarne altri, vista anche l’urgenza di adeguare e potenziare le reti di protezione anti intrusione per animali selvatici (l’ultimo incidente causato da un cervo è di qualche giorno fa, presso lo svincolo di Torano). Esiste già una progettazione condivisa tra l’Ente PNALM e il Commissario Corsini che riguarda l’adeguamento su 113 km di autostrada. Quello che manca è la volontà politica di mettere in sicurezza sia i viaggiatori che i malcapitati animali selvatici che popolano i parchi d’Abruzzo.
Cosa ha fatto quindi il governo Meloni? Con l’articolo 8 del decreto-legge n. 113 hanno deciso di tagliare 117 milioni di euro destinati alla manutenzione e al monitoraggio di ponti e viadotti delle autostrade A24 e A25: una scelta netta e chiara, in linea con quanto fatto finora da questa maggioranza.
“Le risorse…sono accantonate e rese indisponibili”, così scrivono nel decreto. Poche parole che avranno un effetto devastante sulle infrastrutture abruzzesi. Cosa ne pensa il presidente Marsilio? Ha capito quello che sta succedendo o ha bisogno di un disegnino? È consapevole del fatto che da quando è stato rieletto i suoi amici e fratelli di partito a Roma stanno costantemente tagliando fondi e risorse già destinate alla nostra regione e ai nostri territori? Possibile che non abbia nulla da obiettare?
In Commissione ho presentato un emendamento per eliminare questo scempio e ripristinare le risorse destinate alla messa in sicurezza delle nostre autostrade, ma il governo e questa maggioranza hanno ovviamente bocciato la mia proposta di modifica.
Amareggia l’atteggiamento assunto dall’esecutivo Meloni nei confronti di un territorio che meriterebbe ben altre attenzioni, anche in considerazione del fatto che proprio Giorgia è stata candidata ed eletta in Abruzzo. A questo punto è lecito chiedersi cosa taglieranno la prossima volta, ammesso che sia rimasto qualcosa da tagliare. Tuttavia la cosa che - se possibile - fa ancora più rabbia e lascia attoniti, è il silenzio complice di chi è stato rieletto prendendo in giro gli abruzzesi. Sì perché ad oggi l’unica promessa mantenuta da Marsilio è stata quella di tagliare la barba in caso di vittoria alle regionali, e pazienza se a Roma invece tagliano fondi e risorse, questo a lui non importa. Così in una nota la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo.