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mediciSecondo le stime in regione mancheranno nei prossimi anni circa 600 specialisti. L’Anaao Assomed Abruzzo lancia l’appello e chiederà alla Regione di tornare ad assumere e di puntare sui giovani in occasione del convegno in programma all’Aquila, il 4 ottobre, al Palazzetto dei Nobili, alla presenza dei vertici nazionali e di numerosi gruppi giovani del sindacato provenienti da altre regioni. Grimaldi: “Il sistema sanitario abruzzese finora ha retto solo grazie al lavoro extra del personale” 

Nei prossimi sei anni, in Abruzzo, mancheranno all’appello 601 medici, di cui 211 dell’emergenza urgenza, 46 chirurghi generali, 98 pediatri, 35 cardiologi e 37 anestesisti. E, con quota 100, il quadro potrebbe anche peggiorare. Sono le stime, drammatiche, dell’ultimo report dell’Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri, da cui si evince anche una drastica diminuzione delle risorse destinate al personale medico: 6 milioni 173 mila euro in meno rispetto al 2005, anno di massima spesa. Al palo la retribuzione, che resta tra le più basse d’Italia: in dodici anni, la spesa pro-capite per gli specialisti è aumentata solo del 2%.

Una situazione generale che si riflette pesantemente sulla qualità dei servizi per i cittadini e anche sul ricambio generazionale, praticamente assente a causa dei tagli. L’Anaao Assomed Abruzzo lancia l’appello e chiederà alla Regione di tornare ad assumere e di puntare sui giovani, offrendo loro una retribuzione più adeguata, in occasione del convegno sul tema “Diritti e doveri di un medico” in programma venerdì 4 ottobre, al Palazzetto dei Nobili, all’Aquila, a partire dalle ore 14. All’incontro parteciperanno anche i vertici nazionali del sindacato con numerosi gruppi giovani provenienti da altre regioni oltre che vari rappresentanti istituzionali. 

«È un quadro a tinte fosche quello che abbiamo davanti in Italia – dichiara il segretario dell’Anaao Assomed Abruzzo, Alessandro Grimaldi – e che non risparmia il nostro territorio. Nella classifica della spesa pro capite per dirigente medico, risultiamo tra le Regioni con i medici meno pagati d’Italia nonostante le decine di giornate di ferie non godute e le centinaia di ore straordinario regalate alle Asl. Il sistema finora ha retto solo al lavoro extra garantito dal personale. La nostra sanità è sempre stata di ottimo livello ma ora è in affanno a causa dei mancati investimenti e dei tagli. Occorre invertire la rotta che oggi spinge tanti giovani medici al nord o addirittura all’estero pur di ottenere stipendi adeguati». 

«Abbiamo organizzato questo evento – aggiunge Vinicio Rizza, coordinatore del Gruppo Giovani dell’Anaao Assomed per l’Abruzzo e per la macroarea Centro-Italia – affinché i giovani medici in formazione e i medici di esperienza potessero confrontarsi con autorità politiche e universitarie per comprendere quali possano essere le soluzioni alla frantumazione e allo smarrimento dell’identità professionale e sociale del medico. Siamo certi che l’iniziativa stimolerà e  incoraggerà tutti coloro che si vogliano interessare a ridare vita e possibili miglioramenti al Servizio Sanitario Nazionale». 

Al convegno interverranno i Gruppi Giovani Anaao di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia ed è prevista, tra gli altri, la partecipazione del segretario nazionale dell’Anaao, Carlo Palermo, del presidente Costantino Troise e del responsabile nazionale di Anaao Giovani, Pierino Di Silverio. Sono previsti infine gli interventi del neo rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, e dell’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì