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DIGIOSIABELLA2Le scriventi OO.SS Cgil- Cisl- Uil, considerando la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale predisposta dall’ Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, chiedono un incontro urgente al Direttore Generale della ASL di Teramo e al Comitato Ristretto dei Sindaci per avere un confronto relativo al futuro della Sanità Teramana.
Constatiamo che attorno alla sanità continuano ad esercitarsi tante discussioni senza una chiara visione e progetto che siano in grado di rassicurare la comunità teramana su come strutturare e far funzionare un servizio che deve garantire la salute dei cittadini per oggi e per il futuro.
Torniamo a ribadire che, oltre al ragionamento e la discussione sull’ospedale, e’ necessario non perdere di vista l’obiettivo di avere anche per la Provincia di Teramo una rete sanitaria, ospedaliera e territoriale che guardi al futuro e che garantisca a tutti i cittadini una sanità efficiente, efficace e di qualità. E, soprattutto priva di liste di attesa per l’accesso alla diagnostica e alle visite specialistiche.
Per tali motivi, è opportuno che la Direzione Generale della ASL esponga la strategia che intende mettere in atto per avere una effettiva e funzionale integrazione tra la rete ospedaliera e quella territoriale: prevedendo le tempistiche per la realizzazione della stessa; facendo fronte al fabbisogno di personale qualificato ed aggiuntivo rispetto alla pianta organica di oggi ( già largamente incompleta); definire le prestazioni che dovranno erogare ai cittadini gli ospedali di I livello e di base presenti nella Provincia di Teramo; adottare soluzioni concrete per la riduzione della lista di attesa ed a un contenimento della mobilità’ passiva.
Altrettanto importante è avere contezza di come la ASL di Teramo intenda realizzare la riorganizzazione della rete territoriale che prevede per la Provincia di Teramo n. 2 Ospedali di Comunità, n. 8 Case della Salute e n. 3 Centrali Operative Territoriali.
La Regione Abruzzo, tramite i fondi del PNRR dovrà garantire le risorse economiche per realizzare le citate strutture, ma poi la Asl dovrà farsi carico di riempirle di contenuto: deve dotarle di personale adeguato e delle necessarie apparecchiature diagnostiche; deve stabilire che tipo di prestazioni saranno erogate negli Ospedali di Comunità; deve garantire apposite convenzioni con i medici di base da impiegare nelle Case della salute.
Cgil, Cisl e Uil sono animati da uno spirito di collaborazione ma è necessario che ci sia un’accelerazione del confronto per fornire in termini di chiarezza e concretezza ai cittadini di questa provincia un’informazione puntuale e corretta sul come si vuole procedere nella riprogrammazione di questo Servizio.
Dopo aver superato con molta fatica gli effetti più critici della pandemia, anche in virtù di quella difficile esperienza, c’è bisogno di una rete ospedaliera e territoriale che, rafforzando la gestione pubblica, soddisfi i bisogni dei cittadini.
Ma c’è bisogno di un crono-programma certo e ben definito, sia per evitare di sprecare questa grande opportunità che ci viene concessa, sia per realizzare una sanità ottimale come merita la comunità Teramana.
Con questo spirito invitiamo il Comitato Ristretto dei Sindaci e la Direzione Generale della Asl di Teramo a programmare un incontro al più presto.