Non so voi, ma io avverto che dalle nostre parti si sta verificando un salto d’epoca. Non mi avventuro in improbabili analisi sociologiche o antropologiche ma voglio solo dar retta ai miei occhi e, un...
È uno spettacolo mesto, quello del risveglio di questa città. Parlo del risveglio mattutino, quello che ogni giorno coinvolge lavoratori, studenti, pensionati, uomini, donne, bambini, tutti; uno spettacolo che ci consentiva un tempo, di vedere...
Senza vergogna. Non ce n’è più. È la fine di quella attitudine tutta provinciale che fungeva da regolatrice dei comportamenti e segnava il profilo della gente per bene, quando essa (la vergogna, dico) si stampava...
La questione è: la stanchezza. Sempre le stesse parole, le già viste fotografie, le già ascoltate interviste, le ripetutissime fandonie; sempre e ancora il nauseante dolciume della captatio benevolentiae, la irritante litania della solidarietà d'occasione,...
"Cunusce cacche puliteche? – sicure ca pu’ vance lu cuncorse. – Se ‘nda no, t’arringe". Avevo creduto di non dover più ascoltare questo drammatico scambio di opinioni, particolarmente in auge negli anni Settanta e Ottanta. E...
Hai voglia a dire "in house" (cioè che un'azienda è entrata a far parte del tuo patrimonio); hai voglia a parlare di assestamenti economici e finanziari, e pure di efficienza, efficacia, puntualità. E hai voglia...
Signori miei, nel ferale profluvio di dichiarazioni e annunci e anticipazioni e fotonotizie e raccontini e comunicati e lettere e parole al vento, spicca il silenzio che non c'è. Nel consueto e ripetutissimo lessico (sempre...
Una piccola storia nobile mi tocca raccontare, non banale e non solita come tante. Parafraso Francesco Guccini per narrare una vicenda tutta teramana che colpisce, emoziona, incanta forse . E che si fa ammirevole, degnissima....
Assordante. Come descrivere in altro modo il fragore ricorrente, esaltato, autocelebrativo che risuona laddove il silenzio avrebbe ragione di primeggiare? Ecco: trovo il profluvio di comunicati e conferenze stampa o il risibile codazzo che accompagna...
I luoghi comuni...Sono sempre i migliori che se ne vanno; non ci sono più le mezze stagioni; le donne non sanno guidare; l’importante è essere belli dentro; c’è la crisi ma i ristoranti sono sempre...